Ritardi su salari, Sindacati al Comune: avviare subito contrattazione

Cosenza Attualità
Il palazzo del Comune di Cosenza

Nella scorso mese di settembre la FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno stigmatizzato il comportamento, definito “dilatorio”, tenuto finora dall’amministrazione comunale di Cosenza nei confronti della spettanze del personale, ed evidenziato la necessità di procedere in tempi brevi all’avvio della contrattazione per la distribuzione del fondo salario relativo al 2016.

“Siamo ormai agli ultimi giorni di novembre – affermano Franca Sciolino, FP CGIL; Pierpaolo Lanciano, CISL FP e Susanna De Marco, UIL FPL - ma dal Palazzo di Città non arriva nessun segnale di apertura a qualsivoglia trattativa con le organizzazioni sindacali. A quanto pare non c’è interesse a instaurare corrette relazioni sindacali, anzi si percepisce un atteggiamento indifferente alle istanze del personale dipendente”.

A seguito di varie lettere che erano finalizzate ad ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti nel 2015, l’amministrazione aveva adottato il il 17 novembre scorso una determina (la 2388), atto di attribuzione delle progressioni economiche”. “Che però – sostengono le Sigle - conteneva una sgradita sorpresa. Non sono previste le somme riferite all’anno 2015. Si vorrebbe far pagare ai lavoratori i ritardi accumulati dall’amministrazione, indifferente alle sollecitazioni inviate dalla parte sindacale. Tutto ciò autorizza a pensare che sia stata adottata una tattica dilatoria, che potrebbe avere la finalità o il risultato di distrarre le somme destinate alla retribuzione accessoria del personale”.

I sindacato chiedono, pertanto, di aprire immediatamente un tavolo di confronto “per il rispetto degli accordi e la liquidazione di tutte le spettanze fin qui maturate dai lavoratori”.

Su queste supposizioni FP CGIL, CISL FP e UIL FPL affermano di non poter consentire ulteriori rinvii. “L’atteggiamento finora tenuto – sostengono - è deplorevole e se non si procederà ad avviare in via prioritaria la contrattazione decentrata per l’anno 2016, le scriventi organizzazioni sindacali si vedranno costrette a dichiarare lo stato di agitazione del personale, avviando ogni azione utile a tutela dei diritti dei lavoratori.”