Commercio. Solo per Corigliano, “Direttiva Bolkestein: a rischio ambulanti e lidi balneari
S’affaccia ufficialmente sulla scena politico-sociale locale il Movimento “Solo per Corigliano”. È la stessa denominazione a racchiuderne motivi ispiratori e obiettivi: una libera aggregazione di cittadini residenti in lungo e largo sul territorio comunale, in prevalenza donne assai sensibili al futuro della città e profondamente rammaricate delle condizioni degradanti nel quale la medesima versa.
Il gruppo, sorto su iniziative di alcune donne da anni impegnate a livello individuale a favore della comunità, si prefigge di mettere in rete queste volontà e forze comuni, per pervenire ad un cambiamento positivo del tessuto sociale nel quale si vive e si opera. Significativa, non a caso, la prima tematica che pubblicamente affronta il Movimento, afferente gli effetti derivanti dal recepimento della cosiddetta direttiva Bolkestein.
“Il nostro gruppo – spiegano dal Movimento – intende portare a conoscenza della cittadinanza, e in particolare dei numerosi operatori commerciali direttamente interessati a questa problematica, una questione per la quale in molte città italiane si stanno susseguendo manifestazioni di piazza per sensibilizzare il Governo italiano e chiedere di fermare un disegno deleterio per tutti coloro i quali lavorano nel settore dell’ambulantato, nonché i titolari di lidi e stabilimenti balneari. Tutto gira intorno alla direttiva dell’Unione Europea 2006/123/CE, meglio conosciuta come direttiva Bolkestein dal nome di Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi che ha sostenuto la sua approvazione”.
“La direttiva Bolkestein – proseguono - è stata presentata dalla Commissione europea nel febbraio del 2004 ed emanata nel 2006. La legislazione italiana ha recepito la direttiva tramite l’approvazione del decreto legislativo numero 59 del 26 marzo 2010 e sbarcato in Gazzetta ufficiale il 23 aprile 2010. La direttiva si concentra sui servizi del mercato unico europeo e prevede, per quanto riguarda in particolare le attività dei bagnanti, la possibilità a tutti, anche ad operatori di altri Paesi dell’Ue, di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni demaniali. Si tratta, in pratica, di liberalizzare i mercati, bloccando di fatto il rinnovo dal 2017. In questo modo ogni anno, a partire dalla primavera del 2017, gli ambulanti, nonché i titolari di licenze di lidi balneari e di chioschi per la vendita dei giornali, dovranno partecipare ai bandi per il rinnovo delle licenze stesse. Inoltre, il provvedimento dell’Ue permette anche alle società di capitali di partecipare a queste gare”.
“Giova precisare – aggiungono dal Movimento – che solo Italia e Spagna hanno inserito gli ambulanti nella Bolkestein. Così facendo, con questo provvedimento si mettono a rischio oltre 200 mila piccole aziende, molte a conduzione familiare, e circa 400 mila posti di lavoro che verrebbero schiacciate dalla concorrenza con le società di capitali. E un altro errore della direttiva comunitaria è quello di avere equiparato il suolo pubblico a una risorsa naturale limitata. Per tutti questi motivi, come Movimento “Solo per Corigliano”, chiediamo a tutti i cittadini, e in particolare agli operatori commerciali destinatari di tale assurdo provvedimento, di organizzare anche in loco iniziative di protesta e far sentire la loro voce per tentare di arginare gli effetti devastanti sull’economia locale. Noi siamo dalla parte di quanti, con sacrificio e dedizione, lavorano come ambulanti, come esercenti nel settore balneare e in tutti quelli interessati dalla direttiva Ue, concepita a favore delle lobby e a discapito delle famiglie”.