Caporalato e lavoro nero, continua nel reggino l’attività di contrasto
Continuano senza sosta le operazioni di prevenzione contro il caporalato e il lavoro nero disposte dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, nell’ambito delle misure di contrasto comprese nel “Focus ‘ndrangheta”, implementate nelle Riunioni Tecniche di Coordinamento, ed affidate al Tavolo tecnico interforze istituito presso la Questura di Reggio Calabria.
Il 24 novembre scorso, a Taurianova due aziende agricole – una che opera nel settore florovivaistico e l’altra in quello agrumicolo - sono state sottoposte a controllo, e i titolari sanzionati per oltre 69 mila euro per violazioni della normativa sul lavoro e per aver attinto abusivamente ad acque pubbliche attraverso pozzi artesiani non autorizzati.
Sempre nella Piana di Gioia Tauro, a Rizziconi, lo scorso 30 novembre sono state controllate altre tre aziende e 26 lavoratori dipendenti, e sono state inflitte sanzioni per un valore di 1500 euro.
Ad un anno dalla prima operazione, effettuata l’11 novembre del 2015, sono 34 le attività di prevenzione e vigilanza disposte nell’ambito del Piano d’Azione in 37 Comuni della provincia; 170, inoltre, le ditte controllate, 1035 le posizioni lavorative verificate, 29 le persone denunciate; 163, infine, le sanzioni applicate per un importo complessivo poco più di un milione di euro.
Delle 37 aziende sottoposte a verifica, 9 sono risultate riconducibili ad esponenti della ‘ndrangheta, tutte insediate nella Piana di Gioia Tauro. Le iniziative di controllo proseguiranno, per attuare interventi preventivi concreti e di chiara deterrenza per coloro che sfruttano la manodopera, anche straniera.
“Il riacquisto alla legalità dei settori economici e produttivi, in un contesto caratterizzato da endemici fenomeni di illegalità ed abusivismo – spiegano dalla Prefettura - è, infatti, condizione ineludibile di sviluppo in uno con la coscienza da parte delle imprese che la loro azione non è avulsa da forme di responsabilità sociali e da impegni di sostenibilità ambientale”.