Aeroporto S. Anna, il Comitato all’Enac: “Comunicare il cronoprogramma dello scalo”
Il Comitato Cittadini Aeroporto Crotone ha deciso di inviare una lettera all’Enac, al prefetto di Crotone, al presidente della Regione, al sindaco e al presidente della Provincia di Crotone in cui chiede maggiori informazioni sul futuro dello scalo crotonese.
Il Comitato chiede quindi di “essere messo a conoscenza, in forma scritta del cronoprogramma delle attività di espletamento, oggi in corso, del bando pubblico emanato da Enac il 2 settembre per l’affidamento in concessione della gestione dell’aeroporto di Crotone”.
Chiede che l’Enac “diffonda pubblicamente le ragioni per le quali il lotto più appetibile di quelli messi a gara di evidenza pubblica in Calabria, Crotone, aeroporto di interesse nazionale, è l’unico ad aver chiuso i battenti perché si attende lo svolgimento della gara pubblica. I ricorsi amministrativi in essere, pur legittimi, non possono e non devono impedire a Codesto Ente di espletare e completare al più presto l’aggiudicazione provvisoria del bando di gara”.
Il Comitato chiede che, “nell’attesa di procedere con la massima celerità agli adempimenti riferiti alla Gara per la gestione, si attivino contemporaneamente i soggetti che attualmente detengono il possesso del nostro aeroporto e provvedano con responsabile urgenza a: mantenere accesi i riflettori di luce, letteralmente, sull’aeroporto perché deve essere attivo il segnale di bene ancora vivo e funzionante.
"Utilizzare questo fermo temporaneo per effettuare tutte le necessarie opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e per mantenere in efficienza la “macchina” aeroporto da affidare al nuovo gestore nella piena efficienza, così come farebbe ogni proprietario diligente che deve affidare ad altri l’uso del suo bene; custodire e preservare con la massima diligenza il bene; programmare la necessaria attività di formazione e aggiornamento del personale in forza allo scalo per elevarne il livello delle professionalità in modo da renderle disponibili ed adatte al rilancio della struttura, auspicabilmente ricorrendo alle fonti di finanziamento pubbliche oggi disponibili”.