Cgil: Di Franco segretario Fillea Pollino-Sibaritide-Tirreno
Antonio Di Franco è il nuovo segretario comprensoriale della Fillea - Cgil Pollino - Sibaritide - Tirreno. E' stato eletto, all'unanimita', questa mattina nel corso della riunione del comitato direttivo della categoria che si e' svolto presso il Joly Hotel di Castrovillari. Antonio Di Franco subentra a Giuseppe Guido, che, nelle settimane scorse, dopo aver diretto per piu' di un lustro la Fillea comprensoriale, è stato eletto componente della segreteria comprensoriale della Cgil. Nella stessa riunione di questa mattina Roberto Marrazzo, sempre all'unanimita' e' stato eletto presidente del comitato direttivo della Fillea comprensoriale. La riunione della Fillea, che e' stata presieduta da Emilio Maccarrone, gia' segretario regionale della Fillea calabrese, ha visto la partecipazione, oltre che di 18 dei 19 componenti del direttivo Fillea, anche di tutti i componenti della segreteria comprensoriale, guidati dal segretario generale Angelo Sposato, del neo segretario regionale della Fillea Calabria, Gigi' Veraldi, e di Mauro Livi, segretario della Fillea Nazionale. Antonio Di Franco, gia' componente della segreteria comprensoriale della Fillea e responsabile, da circa un anno, della Camera del Lavoro di Trebisacce, nella sua breve, ma puntuale e precisa, relazione, dopo aver ringraziato la Fillea Nazionale, quella regionale e i componenti del direttivo, il suo "programma". "la piattaforma di sviluppo di questo comprensorio - ha sostenuto il neo segretario della Fillea - pone al centro le questioni che attengono al rilancio del turismo, al distretto agroalimentare di qualita', al recupero delle arre interne a rischio spopolamento e alla valorizzazione del patrimonio archeologico. Al servizio di questa idea di sviluppo ci sono necessariamente - ha evidenziato Antonio di Franco - le questioni che attengono alle reti infrastrutturali". Il neo segretario della Fillea, nella sua relazione, ha posto l'attenzione sui ritardi dell'ammodernamento della 106, sulla prossima apertura, in questo territorio, dei cantieri sull'autostrada, "lavori per circa un miliardo di euro e dovrebbero occupare circa 1000 lavoratori", sulla costruenda diga dell'Esaro, "un cantiere aperto da circa 35 anni su cui si sono gia' spesi circa mille miliardi di vecchie lire e su cui l'attuale governo regionale dice che non e' possibile, pur rimando un progetto strategico, portarlo a termine perche' mancano i fondi", sulla cementeria e sul sito archeologico di Sibari, non tralasciando altre questioni di primaria importanza, tra cui, l'emergenza del dissesto idrogeologico". Il dibattito e' stato concluso dall'intervento di Mauro Livi, segretario della Fillea nazionale.