Utilizzo dei farmaci tradizionali e biologici, se n’è parlato a Germaneto
“Strategie di utilizzo dei farmaci tradizionali e biologici secondo appropriatezza prescrittiva ed aderenza terapeutica”: è stato questo il tema di un importante evento scientifico che si è tenuto il 12 e 13 dicembre presso il Campus di Germaneto, promosso dal prof. Giovambattista De Sarro, direttore del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Catanzaro e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Farmacologia Clinica e Farmacovigilanza dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini.
Con De Sarro hanno partecipato il Commissario per il Piano di Rientro della Regione Calabria, Massimo Scura, il Rettore dell’Università, Aldo Quattrone, il Direttore Generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Riccardo Fatarella, il Direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Giuseppe Perri, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte e numerosi professionisti della salute (medici, farmacisti infermieri) afferenti al mondo della gastroenterologia, reumatologia e dermatologia.
È ben noto che gastroenterologia, reumatologia e dermatologia sono discipline specialistiche accomunate, negli ultimi anni, dall’avvento dei cosiddetti farmaci biotecnologici, molecole estremamente efficaci, gravate però da un costo della terapia per singolo paziente estremamente elevato. In questo complesso panorama legato indubbiamente al rapporto costo-benefici si colloca la prima giornata dell’evento, durante la quale numerosi relatori, provenienti da Calabria, Basilicata, Sicilia e Liguria si sono avvicendati per analizzare i principi di appropriatezza prescrittiva di questi farmaci innovativi, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, secondo il rispettivo punto di vista.
La seconda giornata dei lavori ha, invece, avuto un taglio più tecnico, con la presenza di numerosi rappresentanti delle Istituzioni che hanno affrontato direttamente gli aspetti metodologici, gestionali e farmaco-economici.
L’evento si è concluso con una tavola rotonda indirizzata al confronto diretto tra le varie competenze coinvolte ed alla realizzazione di un progetto condiviso di farmacovigilanza specificatamente orientato ai farmaci biotecnologici usati in gastroenterologia, reumatologia e dermatologia.
“In conclusione - ha detto De Sarro - alla luce delle nuove acquisizioni tecnologiche e dell’avvento dei farmaci biotecnologici e, ancor più recentemente, biosimilari - è imperativo elaborare processi evidence-based finalizzati da una parte a garantire il miglior trattamento possibile adatto al singolo paziente, dall’altro a consentire che il processo clinico decisionale tenga conto anche degli aspetti farmaco-economici che, dato l’elevato costo delle cure, rappresenta un problema critico per le Istituzioni. Solo un progetto condiviso tra prescrittori, aziende farmaceutiche e payer e l’elaborazione di linee guida condivise tra le numerose società scientifiche coinvolte, consentirà di giungere a quell’equilibrio necessario per coniugare il diritto alla cura con la sostenibilità per il sistema”.