Avvio della differenziata nel crotonese, Rizzo: il bando c’è, ora tocca al Comune

Crotone Attualità

In seguito all'approvazione del Piano dei rifiuti da parte del Consiglio regionale, l’assessore all’ambiente Antonella Rizzo ha incontrato oggi l'Amministrazione comunale di Crotone, l'azienda Akrea ed i sindacati per discutere sull'avvio, nel più breve tempo possibile, della differenziata sul territorio pitagorico.

“Noi siamo pronti – ha esordito la Rizzo durante la riunione – per partire con un servizio che, se attuato in maniera corretta e razionale, rappresenta un doppio vantaggio per i cittadini che potranno risparmiare sulla bolletta ed avere un ambiente più pulito. Non ci sono più ostacoli”.

“Il Piano – ha ribadito l’assessore regionale - è stato approvato e le risorse sono disponibili. Adesso il Comune deve fare la sua parte presentando il proprio progetto industriale e dando vita all’ATO (Ambito territoriale ottimanle)”.

La Regione, ha poi puntualizzato la Rizzo, “si porta dietro sedici anni di commissariamento che hanno prodotto notevoli danni soprattutto in termini di ritardi nella razionalizzazione del sistema della gestione dei rifiuti. Oggi, però, abbiamo la possibilità di ripartire”.

Il bando, che sarà pubblicato entro la fine dell’anno, prevede un finanziamento di 36 milioni di euro. Il Comune di Crotone, tenendo conto anche dei flussi migratori e di quelli turistici, potrà contare su risorse per 26 euro per abitante, oltre a circa 250 mila euro per le isole ecologiche.

“Ciò significa – ha specificato l'assessore all'ambiente - che, entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando, le risorse potranno essere utilizzate dall'Amministrazione crotonese per l’acquisto di attrezzature e impianti e per la gestione della raccolta differenziata. Il sistema avrà naturalmente anche una concreta ricaduta sul fronte dell'occupazionale”.

Al termine, dopo che i rappresentanti del Comune hanno espresso la loro soddisfazione per l'incontro, ritenuto “utile e produttivo”, Rizzo, su invito dei sindacati, ha dato la sua disponibilità a presentare il bando in una assemblea pubblica nella sede comunale.