Pci: “Difendere la Costituzione in favore della salute e dell’ambiente”

Crotone Politica

Ha rinnovato il proprio impegno il Partito comunista italiano di Crotone. E l’ha fatto in occasione di una riunione svoltasi nella sede del partito per avviare le operazioni in merito alle prossime elezioni. Come il Partito nazionale, anche il Pci crotonese intende partecipare alle prossime elezioni politiche all’interno di una lista comunista anticapitalista, in opposizione al Partito Democratico.

Nella riunione del 28 dicembre il segretario federale Saverio Valenti ha riportato ai tesserati gli esiti dell’ultimo Comitato Centrale, svoltosi a Roma l’11 dicembre. Si è inoltre fatto il punto sul tesseramento, che si concluderà a fine gennaio e che finora ha portato al radicamento del Partito in gran parte del territorio, da Castelsilano a Rocca Bernarda, da Caccuri a Isola di Capo Rizzuto.

Il Pci prende una netta posizione a favore di un proporzionale puro, che permetta a ogni cittadino di veder valere il proprio diritto di voto e che preveda una rappresentanza politica anche per le minoranze, come prevede la Costituzione. “L’esito referendario ha rappresentato una vera e propria bocciatura da parte del popolo delle politiche intraprese dal PD – ha affermato Valenti – e ha anche posto all’ordine del giorno la necessità di difendere la Costituzione antifascista nata dalla Resistenza. Proprio questa dovrebbe essere d’ora in poi la funzione dei tanti Comitati per il No sorti in tutto il territorio, di cui si augura la sopravvivenza e che possano continuare a lavorare per delle lotte comuni”.

Il Pci sottolinea la necessità di difendere la Costituzione e pretendere che vengano attuati i diritti fondamentali in essa contenuti. L’attuazione di tali diritti fondamentali passa anche attraverso la difesa dell’ambiente naturale e la pretesa di una sanità gratuita e di qualità per tutti i cittadini. Queste tematiche sono di particolare importanza in un territorio come quello crotonese, in cui altissima è l’incidenza di malattie legate alla deturpazione dell’ambiente naturale, in cui l’emergenza spazzatura è tuttora irrisolta e non si vede ancora traccia di una raccolta differenziata efficiente, in cui si prospettano nuovi e gravi danni al nostro mare (già uscito sconfitto dal referendum di aprile sulle trivelle) ad opera delle esplorazioni marine con il sistema dell’AirGun.