Dopo 26 anni a Crotone ritorna la Fgci
La Federazione Giovanile Comunista Italiana, dopo 26 anni di assenza, ritorna a marcare la propria presenza nel territorio crotonese. Il 4 gennaio 2016, presso il Circolo Arci Lecentocittà, si è tenuta l’Assemblea Costituente Provinciale della FGCI. Assemblea ostacolata dal maltempo, che ha impedito la partecipazione di alcuni giovani tesserati provenienti dal territorio extracittadino, e dagli eterni problemi dell’emigrazione e della lontananza dei giovani crotonesi a causa di lavoro e studi universitari. Nonostante le difficoltà, i giovani compagni del PCI hanno tenuto la loro prima assemblea ed eletto il loro segretario, Alessandro Sagliano (22 anni, studente di Scienze Politiche) e una segreteria provvisoria, costituita da Gianmarco Cutrì e da Alessia Franco (membro del coordinamento nazionale della FGCI).
I compagni presenti hanno salutato la rinascita della FGCI sul territorio come un punto di partenza, che condurrà nei prossimi mesi a dare una struttura e dei solidi punti di riferimento ai giovani comunisti crotonesi. Saverio Valenti, segretario provinciale del PCI, e gli altri adulti presenti hanno ringraziato i giovani per l’impegno che hanno deciso di assumersi e li hanno esortati a recuperare e fare propria la migliore tradizione politica italiana e l’eredità prestigiosa del Partito Comunista Italiano.
Il neonato nucleo della FGCI crotonese ha già di fronte a sé degli impegni onerosi e delle scadenze prossime, quali l’organizzazione di una scuola di Partito in cooperazione con i compagni delle altre province, l’approfondimento di tematiche legate al territorio (dalle esplorazioni sottomarine col metodo dell’AirGun all’irrisolta questione della bonifica dell’ex zona industriale), la partecipazione alla manifestazione nazionale del 21 gennaio che celebrerà a Livorno l’anniversario della nascita del Partito di Gramsci.
Inoltre, la FGCI è impegnata nella campagna nazionale “Lavorare meno per lavorare tutti”, in risposta alle politiche governative neoliberiste attuate dal Partito Democratico, e in particolare al Jobs Act, che non ha affatto risolto la crisi occupazionale, ma al contrario ha destinato i lavoratori italiani ad un regime di sempre maggiore precarietà e assenza di tutele. La FGCI avanza proposte di tutt’altra natura, quali l’abolizione dei voucher, l’estensione e la copertura dei contratti di lavoro nazionali esistenti per ogni tipologia di lavoro, il rafforzamento dello stato sociale, la lotta al caporalato, la regolamentazione dei flussi migratori, la sicurezza nel posto di lavoro, la riduzione dell’età pensionabile a 60 anni, l’avvio di una politica di incentivazione all’occupazione femminile e di tutela della parità di salario rispetto agli uomini, la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 35 ore, l’abolizione del regime di alternanza scuola-lavoro. Insomma, una lotta senza quartiere a precarietà e sfruttamento, di cui i giovani sono le prime vittime.