Il 25 giugno il torneo Liberi di giocare per ricordare Dodò Gabriele
Si svolgerà il prossimo 25 giugno il torneo Liberi di giocare nei campetti di Margherita a Crotone, in memoria di Dodò Gabriele, ucciso dalla mafia.
A presentare l’iniziativa, nella sede della Fgci – Lnd, Antonio Tata, referente di Libera Crotone, Francesco Livadoti, responsabile della sezione arbitri di Crotone, Francesca Pellegrino, delegata provinciale del Coni e Giovanni Gabriele, papà di Dodò.
Quest’anno il torneo prevede la partecipazione di 4 squadre, l’Academy Crotone, Aquile Catanzaro, il Real Cosenza e lo sporting club Corigliano con 9 giocatori ciascuno nella categoria degli esordienti. Il sorteggio effettuato ieri ha decretato che la prima partita sarà quella tra Aquile Catanzaro contro Sporting club Corigliano; a seguire Academy Crotone e Real Cosenza. Ci saranno due semifinali ed una finale, con inizio delle gare a partire dalle 16,30. Gare precedute dalla benedizione del campo e dagli interventi delle autorità.
“Abbiamo restituito a Dodò il diritto di giocare. Ogni volta il 25 giugno ci troviamo per questo torneo Liberi di giocare. L’anno scorso l’abbiamo fatto solo con due squadre ma adesso torniamo alla normalità. Lo facciamo per ricordare Dodò, per riaverlo tra noi. Non va ricordato, però, solo per una volta all’anno, ma bisogna essere sempre liberi di giocare. Non possono succedere tragedie su un campo di calcio”. Così Tata di Libera.
Per il rappresentante degli arbitri Livadoti “ricordiamo Dodò e da quanto c'è questo torneo l’Aia c'è sempre stata. Ad arbitrare nel torneo saranno ragazzi giovani che si affacciano per la prima volta ad arbitrare”.
La delegata provinciale del Coni si è detta “orgogliosa e grata del coinvolgimento. Mi sono voluto differenziare rispetto alle gestioni precedenti. Dodò è stato un agnello sacrificale, che ci ha lasciato un’eredità pesante: impegnarsi nel quotidiano civicamente e civilmente, in difesa della legalità, delle istituzioni e delle regole. Perché con le regole si vive meglio, altrimenti ci sarebbe il caos”.
Il padre di Dodò, Giovanni, ha dettto che “il 25 giugno di ogni anni ci ritroviamo nei campi di calcio e quest'anno lo facciamo con maggiore libertà. Il calcio e lo sport è vita. Ringraziamo i ragazzi che partecipano e dico loro di ricordarsi sempre di questo torneo, della legalità, del male che fanno le mafie”.
Infine, Talarico della Fgci – Lnd ha ricordato che la federazione è stata coinvolta in questa iniziativa fin dal primo minuto. Cari ragazzi, questo torneo è dedicato a voi ed ogni emozione che proverete in campo sul campo dedicatela a Dodò. Lui aveva una passione sfrenata per il calcio. E’ un torneo che si svolge a conclusione della stagione sportiva e per me questo è il torneo più importante”.