Maestro muore dopo la visita in ospedale, indaga la Procura
Un maestro in pensione, di 76 anni, Antonio Francolino, è morto nella notte di domenica scorsa mentre si trovava nella sua abitazione a Spilinga, nel vibonese. L’uomo era stato da poco dimesso dall’ospedale di Tropea, dove si era recato alcune ore prima avendo accusato dei dolori al petto.
Sul decesso del 76enne, però, vuole vederci chiaro non solo la famiglia ma, a questo punto, anche la Procura del Capoluogo che ha aperto un’inchiesta.
Il pensionato era stato difatti visitato dai medici dell’ospedale che l’avevano poi rimandato a casa: nel corso della notte ha accusato un malore ed è deceduto nonostante i soccorsi fossero intervenuti per assisterlo. La famiglia, nelle ore successive ha sporto denuncia alla polizia, che ha sequestrato il referto medico, mentre la Procura ne ha disposto l’autopsia.
Il figlio di Francolino, Dario, ha anche scritto al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, chiedendo che il dicastero faccia la sua parte inviando degli ispettori per aiutare il lavoro della magistratura, così da far luce sul decesso che, a suo dire sarebbe, avvenuto “sette ore dopo il primo malore, lasso temporale - sostiene il figlio - in cui nessun medico ha mandato il paziente in una struttura adeguata”.
“Qualunque cosa sia successa - ha aggiunto Dario Francolino - qualcuno ci deve spiegare la decisione di non ricoverare mio padre. Questo per onorare la sua persona che aveva scelto di tornare a vivere in Calabria perché aveva fiducia nella Calabria e nei calabresi, e invece questa fiducia è stata tradita”.
Un'inchiesta sul decesso di Antonio Francolino, 76 anni, maestro in pensione morto domenica notte nella sua abitazione di Spilinga è stata aperta dalla Procura di Vibo Valentia. L'uomo era stato dimesso dall'ospedale di Tropea, dove si era recato cinque ore prima per via di alcuni dolori al petto.
Nel nosocomio era stato visitato dai sanitari dell'ospedale di Tropea ma poi era stato rimandato a casa, dove, però, nella notte si è nuovamente sentito male ed a nulla sono valsi i soccorsi.
La Polizia, dopo la denuncia dei familiari, ha sequestrato il referto medico mentre è stata disposta l'autopsia da parte della Procura di Vibo.
Dario Francolino, figlio del professore scomparso, ha inviato una lettera aperta al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, affinchè il ministero, attraverso i suoi ispettori, aiuti la magistratura a fare luce sul decesso avvenuto.
Per Francolino "sette ore dopo il primo malore, lasso temporale in cui nessun medico ha mandato il paziente in una struttura adeguata. Qualunque cosa sia successa qualcuno ci deve spiegare la decisione di non ricoverare mio padre. Questo per onorare la sua persona che aveva scelto di tornare a vivere in Calabria perchè aveva fiducia nella Calabria e nei calabresi e invece questa fiducia è stata tradita".