A Donati e Tassone la prima rassegna “Apri il cuore alla poesia”
Simona Donati (di Pontedera, Pisa) e Bruno Agostino Tassone (di Breda di Piave, Treviso) sono i vincitori della Prima rassegna nazionale "Apri il cuore alla poesia”, manifestazione culturale promossa dalla casa editrice Atlantide e curata da Monica Vendrame e Eugenio Maria Gallo.
Donati ha vinto la sezione in Lingua italiana con la lirica "Com'è fredda Milano"; al secondo posto si è classificato Antonio Scorrano (Gallipoli - Lecce) con la poesia "Làgrima sola"; terzo posto per Giacomo Guglielmelli (Cosenza),"E tu, mio sogno"; quarto e quinto classificati: Agostino Lanzotti (Grumo Nevano - Napoli), "Il ruscello", e Donato Domenico (Tiriolo - Catanzaro), "Di sera".
Tassone, originario di Serra San Bruno (Vibo Valentia), si è aggiudicato il primo posto nella sezione vernacolo con "La balici di cartuni"; a seguire: Pasquale Addisi (Trezzano sul Naviglio - Milano), "U vecchju", Angelo Canino (Acri - Cosenza), "A chèasa e na vota", Claudio Ragni (Roma), "Somebady to love), e Antonio De Marco (Belsito - Cosenza), "Me penzava ch'era pòvaru".
I qualificati componenti della giuria (Antonio Cuomo, Max Ponte, Dianora Tinti, Rosanne Donatiello, Abner Rossi, Maria Cossu, Monica Vendrame, Andrea Turchese, Andrea Vicentini, Daniela Giorgini, Raffaele Paolo Saccomanno, Giulia Guidobaldi, Annalinda De Toffol, Armido Cario, Maria Clotilde Cundari, Michele Melillo, Teresa Colacino, Angelo Manna e Lucia De Cicco) hanno assegnato altri riconoscimenti.
Premi speciali a: Rosa Leale (Cosenza), con la lirica "Aria Nuova", Eugenio Caccamo (Palermo), "Non ho altro che il vento", e Demetrio Pellicano (Perugia), "Ho sognato un sogno".
E ancora, diplomi e menzioni a: Velia Aiello (Rogliano - Cosenza), Tommaso Allevato (San Giovanni in Fiore - Cosenza), Antonio Barracato (Cefalù - Palermo), Alfonso Basso (Canosa Di Puglia - Barletta), Luigi Bulla (Vaccarizzo - Catania), Donato Caione (Cinisello Balsamo - Milano), Patrizia Camesasca (Agrate Brianza - Mb), Franco Caterina (Pedivigliano - Cosenza), Pietro Cosentino (Palermo), Emilia Cuconato (Rende - Cosenza), Antonella Di Paoli (Napoli), Marco Ferri (Roma), Fioravanti Vittorio (Caracas - Venezuela), Fabiola Galastri (Firenze), Francesca Garofalo (Marzi - Cosenza), Mauro Giovanelli (Genova), Marisa Luraghi (Castellanza - Varese), Ornella Mamone Capria (Rossano - Cosenza), Pasquale Mazzarella (Ogliastro Cilento - Salerno), Giuseppe Mezzatesta (Prato), Pietro Mitrione (Cambiano - Torino), Andreina Moretti (Roseto Degli Abruzzi - Teramo), Monica Nannicini (Arezzo), Giuseppe Natuzzi (Santeramo in Colle - Bari), Domenica Immacolata Pantone (Pomarico - Matera), Mario Paolillo (Mariglianella- Napoli), Franco Piccirilli (Pisa), Maria Pozzolini (Sassari), Cesare Reda (Pietrafitta - Cosenza), Serenella Ricci (Terni), Cristina Sabella (Termoli - Campobasso), Salvatore Salvino (Mangone - Cosenza), Simonetta Sarchi (Cesate - Milano), Mario Scalise (Celico - Cosenza), Scarcella Francesco (Casole Bruzio - Cosenza), Walter Scarsella (Isla De Margarita - Venezuela), Donatello Scieuzo (Mistretta - Messina), Giuseppe Scolozzi (Niederbipp - Svizzera), Antonio Simarco (Rogliano - Cosenza), Igino Sozzi (Guidonia - Roma), Antonio Spagnuolo (Napoli), Maria Rita Spera (Belmonte M. - Palermo), Carmen Stillitano (Vibo Valentia), Cosetta Taverniti (Pazzano - Reggio Calabria), Vanessa Vecchio (Cosenza).
IL GIUDIZIO FINALE DELLE DUE LIRICHE PRIME CLASSIFICATE
Simona Donati "Com'è fredda Milano": In questi versi si scioglie un canto d’addio, un canto che sembra esprimere, nella propria tenerezza, un sentimento d’amore per una città che vive, nel cuore della poetessa, in tutti i propri particolari, dal suono “di una fisarmonica tra i navigli” allo sbuffare del “treno fermo alla stazione”, un canto che si condensa in un delicato sospiro di nostalgia.
Bruno Agostino Tassone "La balici di cartuni": Dolci versi in dialetto, versi che, nella tenue melodia del canto, esprimono un dramma antico e nuovo, che è quello dell‘emigrazione. Belle le immagini dipinte dai versi e, fra tutte, toccante e viva è quella della valigia di cartone in cui il poeta, ideale cittadino del mondo, conserva anzitutto l‘essenza delle proprie radici ed il cuore degli amici.