Droga in casa e auto: arrestati padre e figlio di Marcellinara
Ieri pomeriggio i Carabinieri di Marcellinara, guidati dal Maresciallo Antonio Magisano, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio due persone F.M. e M.M., padre e figlio, residenti a Migliarina, trovati in possesso di quasi 50 grammi di droga.
Passate le 16.00, i militari, sulla base di informazioni acquisite nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, circa una presunta attività di spaccio nel Comune di Migliarina, hanno bussato alla porta di un laboratorio di falegnameria ubicato al piano terra di uno stabile sito nel predetto comune.
Ad aprire la porta è stato M.F., artigiano 49enne già conosciuto dai militari dell’Arma, in quel momento intento a compiere alcuni lavori di ristrutturazione della sua officina. Nel corso della perquisizione i militari hanno trovato subito un piccolo involucro in cellophane contenente un paio di grammi di marijuana in un cassetto del comodino della camera da letto del figlio di M.F., che proprio in quel frangente era rientrato a casa.
Salito nell’appartamento ed accortosi della presenza dei Carabinieri, il giovane non ha battuto ciglio. Ma quando i militari si sono recati alla sua auto ha cambiato espressine ed ha deciso spontaneamente di consegnare un involucro contenente circa 5 grammi di marijuana, nascosto nella portiera.
Nel frattempo, cercando di approfittare del fatto che i militari fossero in quel momento occupati a perquisire la macchina del figlio, M.F. si è allontanato con una scusa alla loro vista per cercare poi di reintrodursi nell’appartamento già perquisito; colto il suo fare sospetto, i Carabinieri lo hanno bloccato e nella tasca del suo giubbotto hanno rinvenuto busta contenente due involucri in carta contenenti oltre 30 grammi di marijuana e una polvere bianca individuata quale verosimile sostanza da taglio.
Accompagnati presso la sede del Comando Stazione Carabinieri di Marcellinara, padre e figlio sono dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e successivamente posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.