Contratti col morto per ottenere finanziamenti: 15 imprenditori crotonesi indagati per truffa

Crotone Cronaca

Quindici imprenditori accusati di truffa aggravata per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche e tutti raggiunti da un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Crotone al termine di un’attività d'indagine di effettuata dalle Fiamme Gialle pitagoriche.


Avrebbero stipulato dei contratti con persone in realtà decedute prima della firma. Un “sistema” per consentire, insieme all’utilizzo di atti falsi, di ottenere finanziamenti comunitari per le loro imprese.

A scoprire il meccanismo sono state le fiamme gialle dopo aver avviato una complessa e articolata attività ispettiva nei confronti di numerosi imprenditori del crotonese. L’obiettivo delle indagini era proprio di controllare la legittimità nell’ottenimento dei finanziamenti e che ha portato alla luce responsabilità di natura sia penale che amministrativa.

I titolari delle imprese, in pratica, avrebbero presentato le domande di accesso ai contributi giustificandole attraverso il perfezionamento dei contratti con i soggetti che, come dicevamo, sono risultati invece deceduti prima ancora della stipula.

Nei confronti degli imprenditori è scattato così il sequestro di denaro e di beni immobili per un valore complessivo di 345 mila euro mentre, sotto il profilo amministrativo, sono state segnalate all’ente erogatore così che avvii le relative procedure di recupero, delle percezioni indebite dei contributi comunitari per totale di quasi 2,4 milioni.

Inoltre la Guardia di Finanza ha inoltrato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro una segnalazione di danno erariale che supera gli 1,4 milioni di euro.