Grande successo per la mostra sulla presenza ebraica in Calabria
Grande interesse e coinvolgimento si sta registrando da parte della cittadinanza per la Mostra “1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia: documenti per una storia” - con la approfondita sezione dedicata alla “Presenza ebraica in Calabria”- allestita su iniziativa del Ministero dell’Interno, capo dipartimento per l'immigrazione prefetto Mario Morcone, di concerto con la Prefettura di Reggio Calabria, e inaugurata lo scorso 24 gennaio presso il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.
La città di Reggio Calabria è, infatti, protagonista di un importante evento che, in occasione della Giornata della Memoria, istituita per ricordare la “Shoah”, è stata prescelta quale unica sede nazionale per ospitare la predetta esposizione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la collettività e soprattutto i giovani sul tema della persecuzione razziale e condividere, al tempo stesso, un importante momento di approfondimento sulle aberrazioni della Storia e sui valori di legalità e uguaglianza che fondano la nostra Carta Costituzionale.
A tal fine, nel corso delle numerose riunioni tenutesi presso il Palazzo del Governo per l’allestimento della mostra, sono state trovate soluzioni logistiche per consentire il trasporto delle scolaresche anche di Istituti scolastici ubicati fuori dal territorio comunale grazie all’impiego di pullman messi a disposizione dall’Ente Provincia, da oggi Città metropolitana, che - con l’Ufficio scolastico provinciale - sta calendarizzando le visite di scolaresche di ogni ordine e grado.
Già lo scorso 24 gennaio, in occasione dell’inaugurazione della Mostra, è stato organizzato un seminario di formazione dal tema “Persecuzione degli ebrei in Italia e in Calabria” a cui hanno partecipato circa 200 studenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione per offrire, oltre che un momento formativo agli stessi docenti, la possibilità di una riflessione ulteriore con gli studenti sul tema della “Shoah”.
La Mostra, che resterà aperta al pubblico sino al prossimo 12 febbraio, si articola in due percorsi distinti: il primo, di carattere generale, realizzato dalla “Fondazione Centro di Documentazione Ebraica contemporanea”, che documenta la Shoah in Italia dal 1938 - data di emanazione delle leggi razziali - fino alla Liberazione nell’aprile del 1945; il secondo, dedicato alla “Presenza ebraica in Calabria”, è una testimonia archivistica, documentale e archeologica della presenza degli ebrei in Calabria a partire dal IV secolo.