Cyberbullismo: molti casi e poche denunce. Al via il Safer Internet Day
Cinquantotto casi di sex extorsion; 59 di diffamazione; 21 di minacce; 20 di ingiurie; 9 di molestie e 2 di stalking. Sono i dati diffusi dalla Questura di Reggio Calabria in merito ai reati connessi al cyberbullismo. Dai dati tuttavia emerge un dato importante: l’esiguo numero di denunce. Sì, perché a fronte dei 59 casi di diffamazione, in cui un minore è rimasto vittima, sono state solo sei le persone denunciate; 5 per il sex extorsion, tra le vittime anche in questo caso un minorenne. Sempre 4 sono le denunce per i casi di minacce e stalking; due denunce per il reato di molestia e uno solo per ingiurie. Ma in questo caso a rimanere coinvolti sono stati due minori.
Così nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2017, che quest’anno si terrà martedì 7 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo negli Istituti scolastici delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone.
Un’edizione speciale di “Una vita da social” che prevede workshop in contemporanea il 7 febbraio presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. Gli operatori della Postale incontreranno circa 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day, con lo slogan “Sii il cambiamento, uniti per un internet migliore”.
L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet - ormai celebrata in oltre 100 paesi e da quest’anno anche giornata nazionale sul bullismo e cyberbullismo - sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro consapevole e responsabile della rete.
Gli argomenti, di estrema attualità ed interesse, saranno affrontati in Calabria con gli studenti degli Istituti Scolastici “Maresca De Amicis” di Locri, “G. Mazzini” di Catanzaro, “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, “G. Falcone” di Rende e “Anna Frank” di Crotone, con inizio alle ore 9,30, con la partecipazione di personale qualificato della Polizia Postale di Stato incaricato dai Questori delle Province Calabresi e dal Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Calabria, Vincenzo Cimino, che ha dichiarato: “il territorio della Regione Calabria non è immune da episodi spiacevoli derivanti dall’uso distorto dei social network e della rete internet in generale, ma non manca certamente l’impegno della Polizia di Stato, in sinergia con l’Autorità Giudiziaria per la repressione dei reati configurabili e, d’intesa con le istituzioni scolastiche, per la prevenzione delle conseguenze derivanti dall’uso distorto del web e dei social network in particolare, che possono sfociare in gravi danni all’integrità psichica e, a volte, anche all’incolumità fisica, dei soggetti coinvolti, vittime ed autori, non di rado minorenni.
“L’obiettivo delle attività informative e formative è quello di aiutare gli studenti, le famiglie ed il corpo docente, ad essere maggiormente consapevoli dei rischi connessi all’uso delle tecnologie informatiche e telematiche, sempre più diffuse, evolute e certamente utili, ma foriere di molteplici insidie, oltre a sviluppare la conoscenza dei comportamenti da adottare per evitarle e delle strategie per far emergere ed affrontare le situazioni di disagio che ne derivano. La convinzione è che perseverando con un’adeguata campagna di sensibilizzazione, unita all’intensa attività svolta dalla magistratura e dalla polizia giudiziaria per perseguire i reati informatici, i moderni strumenti di comunicazione costituiscano effettivamente ed esclusivamente un’opportunità di crescita culturale e di sviluppo”.