Giovane ucciso nel crotonese, chiesto l’ergastolo per l’esecutore
Una condanna all'ergastolo con tanto di isolamento diurno per un anno e mezzo è la richiesta avanzata oggi dal pubblico ministero Salvatore Curcio nei confronti di Andrea Corrado, crotonese di 20 anni, imputato per l'omicidio "mafioso" del 27enne Giuseppe Cavallo ucciso il pomeriggio del 25 marzo 2008 nella frazione Papanice di Crotone. Con la requisitoria della pubblica accusa si e' chiusa oggi davanti alla Corte d'assise di Catanzaro la nuova udienza del processo, che proseguira' il primo dicembre con le discussioni degli avvocati di parte civile e dei difensori di Corrado, Sergio Rotundo e Rosario Montesanti, e poi la sentenza. Corrado risponde di quell'omicidio che, secondo la tesi della Procura, avvenne in risposta all'agguato, avvenuto solo due giorni prima, nel quale fu assassinato il presunto boss Luca Megna e rimasero ferite la moglie e la figlioletta di appena 5 anni. Cavallo, infatti, era il marito di Rosa Russelli, cugina del presunto boss Leo Russelli, ritenuto dagli inquirenti a capo del clan che a Papanice si era schierato contro i Megna. A indicare Corrado come autore del delitto, nonche' del tentato omicidio della moglie e del figlio di 3 anni di Cavallo, che al momento dell'agguato si trovavano in auto con lui (la vedova è costituita parte civile) sono stati la sorella della vittima, Marina Cavallo, presente sul luogo teatro dei fatti, ma anche i collaboratori di giustizia Luigi Bonaventura e Vincenzo Marino. Anche e soprattutto sulla scorta delle loro dichiarazioni l'allora sostituto procuratore della Dda Sandro Dolce, a seguito delle indagini della Squadra mobile di Crotone, è giunto a collocare la figura di Corrado nella cosca capeggiata da Luca Megna, in contrasto con quella guidata da Leo Russelli, nonche' ad identificarlo come il presunto autore dell'omicidio di Cavallo.