Giovane rumeno muore per una caduta, i suoi organi salvano altre vite
Una banale caduta accidentale gli ha provocato un gravissimo trauma cranico con una emorragia cerebrale devastante che ne ha causato la morte: è deceduto così nella notte scorsa un giovane rumeno, Timofte Marcu, arrivato a Carfizzi, nel crotonese, in cerca di fortuna.
A nulla sono valsi i tentativi del personale della Rianimazione dell'ospedale "San Giovanni di Dio", che ha tentato di tutto per salvare il giovane rumeno, dovendo, alla fine, arrendersi alle gravissime lesioni cerebrali.
La morte di Tomofte, però, si è rivelata una luce per qualcun altro grazie alla generosità della moglie, Daniela, che con un gesto di grande solidarietà ha acconsentito immediatamente alla donazione degli organi. Così, un'equipe di chirurghi di Cosenza, coordinati dal Centro Regionale Trapianti, ha raggiunto il nosocomio crotonese e, assistita da medici anestesisti e infermieri, ha prelevato i due reni del giovane. Subito dopo un chirurgo del reparto di Oculistica ha effettuato invece il prelievo delle cornee.
Un'attività che, comunque, ha visto impegnate decine e decine di professionisti dell’ospedale che sono intervenuti per permettere il buon esito di tutta la procedura.
Gli organi e i tessuti donati e prelevati sono stati già trapiantati a pazienti in lista d’attesa ed affetti da insufficienza renale cronica e costretti, per non morire, a sottoporsi a dialisi e ad altri con gravi malattie della cornea che comportano la cecità.
“Non può essere taciuto che è il secondo caso, dopo tanti anni, di donazione di organi resa possibile grazie alla solidarietà e altruismo di cittadini della Romania” afferma il dottor Francesco Bossio, anestesista rianimatore dell’Ospedale di Crotone e Coordinatore ospedaliero per la donazione di organi e tessuti. - Una grande lezione di senso civico anche nel momento del sommo dolore, per noi calabresi così insensibili alla donazione”.