Lavoro: Cgil, Lsu-Lpu, calabresi figli di un Dio minore?
"Non siamo sicuramente noi ad essere contrari al finanziamento di 110 milioni di euro per stabilizzare gli lsu di Napoli e Palermo, perche' ogni provvedimento che ha come obiettivo quello di togliere dalla precarieta' e di ridare futuro e certezza a lavoratori che da ben quindici anni prestano la loro attivita' per assicurare i servizi essenziali alle nostre comunita' da noi e' non soltanto auspicato ma perseguito. La domanda che ci poniamo e poniamo al Presidente Scopelliti e a tutta la Deputazione calabrese e' come mai si utilizzano per gli stessi problemi due pesi e due misure? Forse che i 5.400 lavoratori Lsu-Lpu della Calabria non meritano la stessa attenzione da parte del Governo Nazionale ? E' chiaro che senza finanziamenti aggiuntivi, messi a disposizione dal governo nazionale alla Calabria, cosi come fece a suo tempo il governo Prodi, non sara' possibile nessuna stabilizzazione e i nostri lavoratori continueranno a rimanere nel limbo del precariato e dello sfruttamento. Per questa ragione chiediamo al Presidente Scopelliti di far sentire la propria voce, chiedendo che i lavoratori LSU-LPU della Calabria abbiano lo stesso trattamento; stessa cosa chiediamo all'intera Deputazione calabrese. Questo e' il solo modo per rappresentare in modo adeguato i problemi e le aspettative della Calabria. Se cosi non sara', e noi non lo vogliamo, si consumera' per l'ennesima volta un atto intollerabile e ingiusto ai danni dei lavoratori calabresi, determinato dalla complicita' di una Giunta e d'una maggioranza supina e subalterna ai desiderata del Governo Nazionale, sempre piu' chiuso, refrattario ed ostile agli interessi delle nostre comunita'. Come CGIL Calabria ci muoveremo perche' questo sconcio non si realizzi, ponendo in essere tutta la forza della nostra iniziativa di lotta e capacita' di mobilitazione, a partire fin dai prossimi giorni, per imporre al governo nazionale e alla stessa giunta calabrese equanimita' e giustizia di trattamento". E' quanto afferma, in una nota stampa, il segretario generale della Cgil calabrese, Sergio Genco.