Orsomarso: Ss 534 Ionica, “Oliverio inizi a fare gli interessi dei calabresi”

Calabria Infrastrutture
Fausto Orsomarso

“E’ pur vero che sui tempi di realizzazione del Macrolotto tre della strategica Statale 534 Ionica il governatore della Calabria, Mario Oliverio, nei giorni scorsi ha chiesto la convocazione di un Tavolo al ministro delle Infrastrutture, Graziano del Rio, così come è vero che troviamo inaccettabili ritardi e tentennamenti da parte del Governo ogni qualvolta si torna a parlare di opere strutturali e infratturali incisive per lo sviluppo del Sud ed in particolare della Calabria”.

Entra a gamba tesa Fausto Orsomarso, consigliere regionale del Gruppo misto (Fratelli d’Italia), nel dibattito e nei malumori inerenti la realizzazione del progetto definitivo della statale 534. “Rete viaria per la quale – stigmatizza Orsomarso - altri ritardi non saranno accettabili se non altro perché la Statale rappresenta un passaggio di entrata ed uscita per un ampio bacino di calabresi e di merci”.

“Non si possono più tollerare ritardi – sbotta ancora il consigliere - dovuti ad interminabili iter burocratici e procedurali o aspettare convocazioni di Tavoli tecnici che altro non porterebbero che allungare decisioni e tempi di realizzazione. Ricordo al presidente della Giunta regionale e ai rappresentanti del Governo, attuali ed ex, che la Statale Jonica è arteria di collegamento tra la città dello Stretto e Taranto e abbraccia complessivamente oltre alla Calabria e alla Puglia anche la Basilicata e tutto il traffico merci proveniente dalla vicina Sicilia”.

Per Orsomoarso, poi, è allarmante che la Corte dei Conti “abbia indotto con puntuali osservazioni il ministero delle Infrastrutture a ritirare la delibera Cipe dello scorso dieci agosto che tradotto in temini semplici significa 842 milioni non approvati ed è a di poco preoccupante la situazione di stallo dell’ammodernamento del tratto che va dall’imbocco della S.S. 534 fino a Roseto Capo Spulico nel Cosentino. 842 milioni, ripeto, mai arrivati cui si aggiunge la beffa del ritiro della delibera del dieci agosto scorso, insomma, tutto ritorna punto e a capo”.

In conclusione il consigliere regionale si chiede se non sia il caso che il governatore Oliverio “nelle stanze romane inizi a battere i pugni nell’interesse esclusivo della Calabria e dei calabresi”.