Differenziata a San Giovanni in fiore, M5S: “Sindaco ha il dovere di intervenire”
«Il sindaco di San Giovanni in Fiore e gli uffici di competenza hanno il dovere di intervenire rispetto alla rilevata mancanza del Piano sicurezza in merito alla raccolta differenziata». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, a proposito del recente accesso agli atti dei consiglieri comunali di San Giovanni in Fiore Antonio Lopez ed Angelo Gentile, da cui è emersa la mancanza agli atti del Piano sicurezza per il servizio della differenziata, già partito nonostante i due deputati 5 stelle abbiano sollevato dubbi sull’operatività territoriale di “Locride Ambiente”, società mista dell’Ati vincitrice di gara.
«L’accertata mancanza del Piano sicurezza – continuano i parlamentari – è un aspetto molto grave, che segnaleremo alla Procura di Cosenza, in quanto, prima di sottoscrivere il contratto del servizio, il Comune di San Giovanni in Fiore doveva verificarne l’esistenza. Adesso il sindaco Giuseppe Belcastro, l’Ufficio tecnico e il segretario comunale non possono più trincerarsi dietro all’inspiegabile silenzio che hanno avuto fino a questo momento».
Concludono Nesci e Parentela: «Ci appelliamo alla giunta ed al consiglio comunale perché adottino tutte le iniziative di competenza per verificare ogni aspetto della vicenda su cui permangono importanti interrogativi: insufficienza dei fondi per garantire ai lavoratori l’applicazione del contratto di categoria, possibile nullità del contratto, segnalata anche al ministro dell’Interno e al Garante della concorrenza, e la più recente questione sul Piano sicurezza».