Club velico Reggio, ok alla ristrutturazione: progettato per i diversamente abili
Presentato ufficialmente - presso il salone delle assemblee della Associazione Industriale il progetto per la ristrutturazione del Circolo Velico Reggio che, in questi anni, sin dal 2013, ha navigato le complicatissime acque burocratiche della Suap e che oggi si avvia verso l’approdo.
Il progetto ha una prerogativa, unica in Calabria e tra le poche esistenti in Italia, di far praticare alle persone diversamente abili lo sport della vela in sicurezza ed eliminando le barriere architettoniche. Un piccolo pontile con una gru girevole consentirà infatti l’imbarco e lo sbarco dei praticanti con handicap fisici.
Il In questo modo si vuole rappresentare il nuovo volto del Circolo reggino, presieduto da Carlo Colella che ha sottolineato come l’impegno non è solo nei confronti dello sport, ma anche del sociale. Una iniziativa partita proprio dalla volontà degli stessi soci che desiderano superare le barriere che oggi impediscono la fruizione delle imbarcazioni ai diversamente abili.
La struttura che permetterà le operazioni di imbarco e sbarco si compone di un argano girevole per 360° fissato sulla banchina aggiuntiva. Un meccanismo collaudato che rappresenta una opportunità e non solo per i portatori d’handicap.
“In questi momenti di crisi possiamo chieder sacrifici a chiunque,- ha dichiarato Colella - ma non a chi li fa quotidianamente come i diversamente abili, e ci rammarichiamo che queste attrezzature hanno rallentato la definizione del progetto invece di velocizzarlo”.
Alla definizione burocratica del Progetto da parte della Suap, l’iniziativa sarà presentata alla cittadinanza alla presenza dei dirigenti del Comitato Italiano Paraolimpico, dell’Inail, della Regione Calabria, del Comune di Reggio, del Coni e della Fiv.
La Federazione Italiana Vela, tramite il suo Consigliere federale Fabio Colella, ha sottolineato come la Fiv si stia impegnando a formare istruttori per diversamente abili e per la dotazione di imbarcazioni attrezzate per gli stessi, come anche per l’allestimento di un vero e proprio campus.