Lotta all’amianto: le proposte dell’Ona
L’incontro dello scorso 22 marzo tra i cittadini di Cerisano e l’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) Comitato Provinciale di Cosenza, fortemente voluto dal consigliere comunale Rosario Belmonte, ha permesso di fare chiarezza sullo stato attuale della lotta all’amianto e su quanto sia diffuso questa problematica, tanto da spingere fino a Cerisano una rappresentanza di cittadini di Santa Caterina Albanese, paese praticamente “immerso” nell’amianto.
L’intervento della giovane giornalista Mariassunta Veneziano, che ha introdotto i lavori, e quelli prettamente tecnici del geologo Beniamino Falvo, dell’avvocato Franca Sposato ed, infine, dell’ingegnere Giuseppe Infusini hanno fatto emergere la sostanziale inadempienza della Regione rispetto alle scadenze imposte dalla legge regionale sulla eliminazione del rischio amianto, nonché l'assenza di dialogo con i comuni, i quali a breve avranno l'obbligo di redigere il PAC (Piano Comunale Amianto), e l’assenza di previsione di risorse economiche finalizzate alle bonifiche nel POR 2014-2020 già approvato.
“Una situazione non più sostenibile – ha dichiarato Infusini – tanto più se si pensa che l’emanazione di direttive sulla microraccolta condurrebbe, in accordo con la nostra proposta, a dei prezzi calmierati ed i cittadini sarebbero incentivati ad intraprendere le bonifiche in quanto si realizzerebbe un abbattimento dei relativi costi stimabili intorno al 30%. Ai cittadini calabresi non può essere chiesto di farsi carico di costi elevati anche per la bonifica di piccole coperture di manufatti o per lo smaltimento di vasche e canne fumarie in amianto. Stante l’indifferenza della regione, ci siamo rivolti –continua Infusini -al Comune di Cosenza perché provveda ad attuare la nostra proposta, selezionando una ditta specializzata ed autorizzata che presenti la migliore offerta (in termini di convenienza del prezzo) a cui affidare il servizio di rimozione e smaltimento di rifiuti di modesti quantitativi di materiali contenenti amianto”.
Nel corso del dibattito è emerso che l’unica nota positiva regionale è stata quella di portare a termine il telerilevamento delle coperture in amianto (già avviato dalla precedente amministrazione) che ha fornito i dati necessari all’approvazione del PRAC (Piano Regionale Amianto), avvenuta lo scorso 6 dicembre con l’accoglimento delle osservazioni dell’Ona riguardanti soprattutto gli incentivi economici da concedere ai privati per le bonifiche. I dati emersi indicano, come da sempre sostenuto dall’ONA, una massiccia presenza di questo materiale sul tutto il territorio calabrese (mq 10.700.000) e su Cerisano ne sono presenti 1.280 mq.
Resta ancora, al di fuori di questi dati, tutto ciò che dall’alto non si vede e cioè tubature, discendenti, canne fumarie, vasche, per i quali è necessario un censimento che ogni comune dovrà avviare dopo la pubblicazione del suddetto PRAC sul Bollettino regionale. Per la grave situazione ambientale di S. Caterina Albanese (mq 15.441 di coperture tutte concentrate presso l’ex fabbrica di laterizi FIL in loc. Triscioli sottoposta a procedura fallimentare) che va ormai avanti da 22 anni senza alcuna soluzione, Infusini ha annunciato che a breve riferirà in un consiglio comunale che si terrà a S. Marco Argentano, aperto a tutti i sindaci dei comuni della valle dell’Esaro, sui provvedimenti attuabili dalla regione Calabria per fa fronte a questa emergenza, in accordo a quanto previsto dalla legge regionale.
Il consigliere Belmonte, nel chiudere i lavori, ha così affermato “È importante che tutti i comuni aderiscano all’ONA, in modo da concertare tutti insieme le iniziative da intraprendere, soprattutto per garantire il miglioramento della salute pubblica. L’impegno di Rinnovamento e Futuro, a sostegno dell’ONA, continuerà nel tempo e nei prossimi giorni chiederà al comune di Cerisano di aderire all’ONA”.