Lavoratori della Scuola, nel cosentino l’assemblea della Flc-Cgil
Si stanno svolgendo in questi giorni le assemblee dei lavoratori della scuola organizzate dalla Flc-Cgil e, nel salone dell’ITI “Monaco”, si è tenuta quella di Cosenza e del territorio limitrofo, con una grande partecipazione di docenti ed Ata che hanno ascoltato le analisi e le proposte della più grande Organizzazione sindacale della categoria, producendo anche interventi e formulando numerose domande.
Da un quadro della situazione politico-sindacale generale, con al centro i due referendum promossi dalla CGIL, che hanno rimesso al centro della scena il lavoro con i suoi diritti e la sua dignità, e costretto il governo ad emanare un decreto che recepisce i quesiti da proposti, si è passati a prendere in esame la situazione del mondo della scuola con le tante problematiche che lo stanno affliggendo, a partire dagli effetti della Legge 107 che la Sigla sta provando a contenere in ogni forma possibile.
“Innanzitutto – spiega a proposito Pino Assalone, segretario della Flc-Cgil di Cosenza - l’oramai prossimo contratto sulla mobilità, che quest’anno vede nuove modalità che favoriscono la razionalizzazione di una procedura fondamentale per la vita di tanta parte del personale: si prevedono addirittura 200 mila domande di trasferimento, il 30% dell’intera categoria”.
Si è discusso poi della trattativa in corso sui tavoli ministeriali in relazione al Contratto Nazionale, che riguarderà la parte salariale (si dovrebbe chiudere a 85 euro lordi di aumento medio) e la parte normativa (si sta premendo per far rientrare nella contrattazione l’organizzazione del lavoro che la legge 150 – il cosiddetto decreto Brunetta – ha voluto totalmente in capo al dirigente).
Altro argomento scottante la formazione del personale, visto l’avvio in quasi tutti gli istituti di attività di formazione che il sindacato definisce “sbrigativamente e spesso immotivatamente spacciate come obbligatorie senza che in realtà lo siano effettivamente”. Infine si è discusso della situazione del personale Ata e si è illustrata la campagna nazionale “SbloccaATA” portata avanti dalla FLC, rivolta alla valorizzazione del loro lavoro ed all’avvio di un piano di assunzioni.
I numerosi interventi, oltre a porre domande, hanno sottolineato come in molte scuole si respira un clima pesante e come spesso i dirigenti si ritengano in possesso di prerogative che non hanno mettendo, a volte, in pratica comportamenti “che prescindono dagli indispensabili momenti di dialogo e confronto”.
La FLC ha invitato tutti “a liberarsi di quella libido serviendi che caratterizza l’atteggiamento passivo di troppi lavoratori, a valorizzare la funzione degli Organi Collegiali (a cominciare dal collegio docenti) che sono titolari di importanti decisioni, a far sì che le RSU siano portatori dei diritti di tutti e controparte forte e determinata nei confronti delle dirigenze”.