Spreco alimentare, Anteas: serve più senso di responsabilità
"Ancora oggi, dopo 60 di vita democratica, viviamo la contraddizione profonda dello Spreco alimentare in un paese all’interno del quale la povertà alimentare è in piena ascesa".
È quanto denuncia Cataldo Nigro, presidente dell’Anteas Regionale Calabria spiegando poi che c’è chi butta “in quantità esagerata”, nei cassonetti della spazzatura, cibi in esubero mentre tante persone vivono di stenti, soffrendo la fame.
“Questo problema - sbotta Nigro - richiede maggiore consapevolezza e responsabilità di tutta la filiera alimentare, dalla produzione, al commercio, alla distribuzione, al consumatore, per superare l’impossibilità dei molti di accedere a cibo qualitativamente e quantitativamente adatto a garantire un’alimentazione adeguata per una vita sana di ogni cittadino. Necessita inoltre una massiccia campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare da parte delle istituzioni del territorio in quanto molti cittadini non hanno rispetto del cibo”.
Sull’argomento Anteas Calabria si è interrogata in un convegno pubblico a Lamezia Terme con Giovanni Romeo, Direttore del Banco Alimentare Calabria; Padre Valerio di Trapani, Responsabile della Caritas regionale; Giuseppe Mirarchi, dell’Usr.Miur; Giorgio Sganga, Commissario della Camera di Commercio; Nicodemo Oliverio, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e Paolo Tramonti, Segretario Generale della Usr-Cisl Calabria.
Un dibattito interessante ed articolato, coordinato dallo stesso Cataldo Nigro che ha esaminato le opportunità della legge 166/2016 a favore della filiera agroalimentare italiana a sostegno di una problematica che investe la povertà alimentare della Regione, l’ambiente e la salute della comunità all’interno della quale operano e vivono anche i soggetti sopra elencati, sollecitati da Nigro a proporre soluzioni possibili e concrete al fine di superare il paradosso italiano tra spreco e povertà.
Inoltre è stata sollecitata un’azione di responsabilità congiunta tra istituzioni e i soggetti attivi della filiera per armonizzare produzione, prevenzione, e partecipazione degli Enti intermedi quale la Scuola, il Volontariato ed il Terzo Settore chiamati a fare la sua parte per superare la crisi in atto e per ridare dignità alle persone indigenti.