Protesta dializzati, in provincia pochi posti
Sono iniziate con più di 30 minuti di ritardo le cure per i pazienti dializzati del territorio reggino. Il tutto per protesta. È quanto ha affermato il segretario regionale dell’Aned, Pasquale Scarmozzino. Il motivo è da ricercare in quello che Scaramozzino definisce “inadempienza” del dipartimento regionale della salute e dell’Asp di Reggio Calabriain merito alle cure date ai pazienti in questione.
Come confermato dal segretario Aned, “i posti rene artificiali nel territorio sono pochi, così da indurre i reggini della città e della provincia a emigrare, letti bilance rotti in alcuni centri, carenza di organico medico ed infermieristico e assenza di convenzione per trasporto dializzati non deambulanti o impossibilitati, scaricando oneri economici e sociali sulle famiglie dei pazienti”. Inoltre si sottolineano il “ritardo irregolare ed incomprensibile di rimborsi viaggi e i problemi per la dialisi turistica”.