Provincia Crotone, Lorecchio su Enoteca regionale

Crotone Attualità
Umberto Lorecchio

È da tempo che sulla scena politica crotonese si discute e ci si dimena sulla scelta fatta dalla Regione Calabria in merito all’Enoteca regionale; tra coloro che stanno portando avanti questa querelle spuntano i due Consiglieri regionali di opposizione Emilio De masi (IDV) e Francesco Sulla (PD), dichiarando di “provare a convincere la Regione a revocare l’atto che ha compiuto”. Il nocciolo della quaestio è uno: l’Enoteca regionale deve avere una ed una sola sede, questa dovrà essere nel territorio crotonese e più precisamente a Cirò. Detto questo ciò che balza subito agli occhi è che questa “contestazione”, così la chiama il capogruppo dell’Italia dei Valori, non sia avvenuta illo tempore, quando l’ex Giunta Loiero, e soprattutto l’ex Assessore regionale Pirillo dichiarava di fondare l’Enoteca regionale solo ed esclusivamente nel territorio lamentino! Entrambi i consiglieri regionali (De Masi e Sulla) non si sono mai esposti per proteggere il nostro territorio, perché ovviamente essendo esponenti di centro sinistra sostenevano l’ex Governatore Loiero, che, non ha dato e fatto niente (concretamente) per il territorio crotonese; adesso che finalmente qualcuno ci dà la possibilità di poter ripartire con qualcosa di importante e concreto e che potrebbe valorizzare il nostro territorio, loro, i nostri consiglieri di opposizione, dicono che “ è un contentino” e che addirittura questa sia una “scelta inopportuna e penalizzante per il crotonese”. Inoltre in un momento storico così importante per l’enogastronomia calabrese con l’istituzione dell’Enoteca Regionale, si trova la forza di contestare ciò che alcuni attuali consiglieri regionali non sono riusciti a realizzare in questi anni. Non solo, se avessero utilizzato la stessa forza mediatica per fare partire il progetto sull’ITC Agroalimentare per la Provincia di Crotone (10 milioni di euro), che la Giunta Loiero (ricordo che l’On. Sulla era Assessore alle attività produttive) non ha mai fatto partire, sarebbe stata cosa buona e giusta. Le domande da fare sarebbero tante, ma la realtà è una, il Governatore Scopelliti, assieme alla sua squadra, nella quale figurano ben quattro rappresentanti del nostro territorio, ha deciso che la sede non doveva essere solo a Lamezia, ricordiamo che era quella scelta che la precedente Giunta aveva prescelto, ma giustamente doveva esserci anche Cirò, visto che il cirotano dal punto di vista enologico rappresenta: storia, tradizione, cultura e la quasi totalità dell’economia viti-vinicola calabrese. Voglio ricordare senza alimentare ulteriori polemiche che la Provincia di Crotone, grazie al contributo che la Giunta Regionale ha messo a disposizione tramite Fincalabra, hanno contribuito a dare, per la prima volta, una risposta immediata e concreta al problema delle uve invendute, senza spreco di risorse pubbliche, mettendo in campo un progetto imprenditoriale che ha dato garanzia di prezzo ai viticoltori e producendo un ottimo prodotto, che sarà presto presente nelle reti commerciali regionali ed extraregionali. Ma continuiamo a parlare di fatti, ricordo che nelle Regioni dove il vino rappresenta un elemento forte, identitario le Enoteche sono più di una (in Piemonte ne sono 10, in Sicilia così come in Campania in tutte le province insistono sedi di enoteca regionale, in Liguria sono 3 le enoteche regionali e così via). Pertanto visto che una possibilità ci è stata data, spetta a noi adesso, senza fare polemiche sterili, rendere questa sede storica una meta turistica che debba essere un vanto per tutti i calabresi; si cercherà poi di progettare assieme alle istituzioni locali una strategia che permetta lo sviluppo dell’innovazione tecnologica anche in questo luogo. Il vero problema adesso non è il numero ma come riempire di contenuti e di azioni una struttura, quale appunto l’Enoteca, che dovrà dare un grande contributo alla valorizzazione del vino, all’enogastronomia, all’enoturismo ed ai relativi territori. Dobbiamo fare in modo che l’enoteca sia meta di un numero sempre crescente di visitatori, turisti, consumatori, svolgendo in tal modo anche una funzione di primaria accoglienza e di informazione. La struttura dovrà svolgere una intensa attività promozionale con manifestazioni, degustazioni, convegni che coinvolgono altre produzioni tipiche e altre peculiarità del territorio rappresentato. E’ nello spirito di questa Giunta Regionale e dell’Assessorato provinciale all’agricoltura voler promuovere e sostenere tali strutture, seguirne la nascita e l'evoluzione, rilanciarne il ruolo attraverso un'azione di sostegno finanziario, di supporto organizzativo e di servizi, stimolando, coordinando e pubblicizzando la loro attività progettuale e promozionale, ampliando il loro coinvolgimento nel circuito dei piccoli e grandi eventi regionali e provinciali e facendo di esse anche dei compartecipanti nelle politiche di rilancio dell'immagine e dell'accoglienza della Calabria. Elemento distintivo dell’Enoteca Regionale calabrese sarà la definizione di un sistema integrato e strategico, capace di coinvolgere tutti i protagonisti, dalla vite, con la salvaguardia, la tutela e la riscoperta dei cloni calabresi all’industria con le molteplici azioni che ne comportano lo sviluppo e i miglioramenti qualitativi, dalla finanza al commercio e al turismo, in stretta connessione con le risorse storiche, archeologiche, culturali ed ambientali di cui la Calabria è ricchissima. Cirò è e sarà la capitale naturale del mondo vitivinicolo, senza se e senza ma, quello che da subito occorrerà fare e mettere a sistema risorse umane e naturali, cioè tutto ciò che abbiamo di buono per promuovere sviluppo e ricchezza, non parole. In sintesi la politica del fatto: “detto fatto”.