Enoteca Regionale: De Masi (Idv), la superficialità di Lorecchio
“Spiace doverlo dire, ma la dichiarazione del Consigliere provinciale Lorecchio sulla ormai annosa questione dell’Enoteca regionale, più che fuori luogo è patetica. Egli è forse l’unico, tra gli addetti ai lavori, ad ignorare completamente che l’idea dell’istituzione di questa importante struttura e le conseguenti iniziative istituzionali e politiche necessarie per realizzarla, che sono attribuibili al sottoscritto sin da quando rivestivo il ruolo di vice presidente della Provincia di Crotone, ente oggi anche da lui rappresentato e, dunque, ancora più patetico appare il suo intervento visto che sarebbe bastato chiedere al dirigente la delibera di Giunta provinciale n° 267 del 16 giugno 2008 o cercare anche sul sito della Provincia di Crotone e tutto gli sarebbe stato chiaro”. E’quanto dichiara il Capogruppo dell’idv in Consiglio Regionale, Emilio De Masi. “Sarebbe stato sufficiente, inoltre – incalza De Masi- che egli avesse chiesto al riguardo informazioni per esempio all’on. Pacenza ed avrebbe avuto modo di appurare la verità sull’andamento di tutte le dinamiche che si stanno trascinando da tempo sull’iniziativa e che, per responsabilità precise del centrodestra, stanno conoscendo un epilogo grottesco. Non è, in ogni, caso questo il modo per provare a tutelare il territorio; semmai, ammesso che da parte degli esponenti della destra ve ne sia capacità e possibilità, sarebbe il caso di condividere le istanze del sottoscritto e dell’on. Sulla in modo da restituire al progetto dell’Enoteca una propria compiutezza realizzativa e rispettosa davvero delle vocazioni e della storia del territorio Crotonese. Una ulteriore ignoranza il Lorecchio – conclude De Masi- conferma nell’accomunare il partito del sottoscritto a quelli che hanno sostenuto Loiero. Idv - è noto- ha fatto parte nel corso delle elezioni della scorsa primavera di uno schieramento alternativo allo stesso presidente uscente, oltre che a Scopelliti che sta letteralmente commissariando tutta la Calabria e, soprattutto, emarginando definitivamente la provincia di Crotone”.