Pasqua. Gli auguri di Pugliese ai Crotonesi: con la bonifica una svolta storica
“Cari concittadini, quando in occasione delle festività natalizie vi ho porto di cuore gli auguri, come sto facendo anche adesso, ho sinceramente auspicato a tutti voi che il periodo festivo portasse a tutti il chiarore dell'alba di un nuovo domani. Sentivo, e sento, in cuor mio queste parole sincere che non sono frutto solo di un auspicio ma contenevano la certezza che questa alba non fosse poi così lontana. Prima di essere sindaco e di avere l'alto onore di rappresentarvi, sono uno di voi”.
Esordisce così il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, nel messaggio di auguri per la Pasqua che ha voluto indirizzare pubblicamente a tutti i cittadini a cui afferma di voler parlare “come se lo facessi - dice - ad una mia sorella o ad un mio fratello, ad una mia figlia o ad un mio figlio. Vi parlo con il cuore”.
“La verità - sostiene Pugliese - è che realmente questa sospirata alba per la nostra Crotone è vicinissima. Quello che di storico è avvenuto in questi giorni per la nostra città lo dimostra. Dopo anni di parole – spiega - è arrivata finalmente la notizia che tutti aspettavamo: inizia una bonifica vera, concreta, reale. Ci siamo impegnati dal primo giorno affinché questo avvenisse. Non abbiamo risparmiato una goccia di energia per arrivare a questo risultato che considero, non a torto, storico”.
Per Pugliese l’evento sarebbe “storico” perché “scaccia via i fantasmi del passato e rilancia la nostra comunità verso un futuro fatto di positività e di sviluppo. La bonifica così come è stata condivisa dagli enti, supportati dal Commissario Straordinario e che ha visto una sintonia istituzionale anche con la Prefettura e la Procura della Repubblica, significa realmente il cambiamento. Un milione di tonnellate di rifiuti tossici valicheranno i confini di Passovecchio facendoci superare anche culturalmente e psicologicamente uno steccato nel quale eravamo chiusi da decenni”.
Crotone, assicura in conclusione Pugliese ai cittadini, “non sarà più la città dei veleni e ‘ambiente’ sarà realmente una parola concreta. Ma un'altra parola assumerà concretezza nel nostro contesto: lavoro.”