Trasporti. Crotone isolata, Cgil: pazienza al limite, sindaci si mobilitino
Sulle infrastrutture viarie, siano esse intese stradali, ferroviarie, portuali, aereoportuali la Cgil di Crotone ritiene che tempo ormai la città pitagorica e la sua provincia vivano in una sorta di isolamento, secondo la Sigla in parte dovuto ai famigerati tagli alle Province, ma per la maggiore “attribuibili alla negligenza ed alla inconsistenza di una classe politica e dirigente sempre più inadeguata per la città e per il suo territorio”.
Così il diritto alla mobilità dei cittadini, sancito dalla Costituzione italiana dalla Carta dei diritti europea, a Crotone sarebbe negato più che altrove. “A noi - spiegano dalla Cgil - è negato il diritto di poterci spostare verso il resto dell’Italia, dell’Europa, del Mondo ma anche, e soprattutto, è negato il diritto di poterci muovere senza correre rischi all’interno del territorio. La viabilità provinciale, senza più nessuno che ne curi la manutenzione, e dopo anni di abbandono completo è seriamente compromessa, rende difficile la mobilità dei cittadini e rende sempre più complicato il lavoro di tutti quegli agricoltori che con grandi peripezie e nell’indifferenza più assoluta delle istituzioni locali portano avanti le loro aziende”.
Il dibattito sulla famigerata 106 ionica, sulla ferrovia, sul porto e sull’aereoporto, vive poi un momento di tensione nella opinione pubblica. “Ci pare, invece – proseguono dalla Sigla - che nessuno più si ricordi delle condizioni della viabilità interna, soprattutto in vista del periodo più ‘caldo’ della stagione quando sulle strade circoleranno più mezzi. A nostro avviso, proprio l’approssimarsi della stagione calda dovrebbe mettere qualche preoccupazione in più nei sindaci del territorio che dovrebbero esporre il problema con maggior vigore nelle sedi competenti”.
Per il sindacato non si può dunque “nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi” né tantomeno “si può più rispondere ai sindaci di chiudere le strade e lasciare loro la responsabilità circa l’incolumità della propria gente, così come non si può più pretendere che quel poco di indotto economico mosso dall’agricoltura subisca ulteriori danni. Sembra davvero un atteggiamento paradossale per non dire irresponsabile”.
La pazienza è ormai al limite e la Cgil invitiamo allora tutti i sindaci del Crotonese a mobilitarsi in un’iniziativa da concordare nel più breve tempo possibile per “richiamare a responsabilità chi è tenuto a garantire che il diritto alla mobilità dei nostri concittadini venga rispettato. L’intento – conclude il sindacato - è quello di aiutare l’Ente Provincia a costruire un progetto integrato tra i vari paese dell’entroterra finalizzato a raggiungere in breve tempo la risoluzione dei disagi che limitano la mobilità tra gli stessi”.