Blitz antidroga dei Carabinieri di Rende e Vibo Valentia
Blitz antidroga dei Carabinieri di Rende e Vibo Valentia
Finite in manette sette persone per traffico di sostanze stupefacenti
Le indagini, che hanno portato oggi ad un blitz antidroga dei carabinieri di Rende, sono iniziate il 18 dicembre del 2008, quando i militari della Stazione di Acri hanno arrestato Antonio e Pasquale Gaccione, padre e figlio, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di 312 grammi di marijuana. L'operazione, denominata «Paco», dal soprannome del principale indagato è stata condotta da oltre 70 Carabinieri con l'ausilio di unità antidroga del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia. Sette le persone finite in manette, di cui 5 in carcere e due agli arresti domiciliari, tra cui due persone già in carcere per l'omicidio di Fabrizio Greco, il giovane arso vivo il 28 marzo del 2009 a Cosenza e che morì a causa delle gravi ustioni riportate. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cosenza su richiesta della procura della Repubblica nel territorio di Acri, Bisignano, Cosenza, Rende e Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Dopo l'arresto di Antonio Gaccione si è dato inizio ad una serie di intercettazioni, telefoniche ed ambientali che interessavano il figlio Pasquale e che hanno permesso di documentare ben 52 episodi di spaccio e di scoprire come la droga venisse acquistata a Cosenza, per poi essere rivenduta ad Acri nei pressi di un noto bar. Pasquale Gaccione, secondo quanto riferito in conferenza stampa, si avvaleva della collaborazione di Angelo Capalbo, il quale, oltre che assuntore e quindi acquirente di stupefacente, lo coadiuvava nello smercio. Così come anche Gaetano Spezzano, poi entrato in concorrenza con gli ex soci, Francesca Molinari e Antonio Feraco. Successivamente anche Camillo Antonio De Maddis, che doveva circa 2000 euro a Gaccione divenne spacciatore per saldare il suo debito. Un'altra persona, non indagata, non riuscendo a saldare i suoi debiti, è perfino scappata in Germania. L'attività illecita del gruppo è stata però interrotta dall'arresto di Pasquale Gaccione e Camillo Antonio De Maddis per l'omicidio di Fabrizio Greco a seguito di una lite, dopodiché il traffico passò in mano a Feraco, appena finiti i suoi arresti domiciliari, che si riforniva dal cosentino Agostino Ritacco. Nell'ambito della stessa inchiesta sono stati notificati cinque avvisi di garanzia ad altrettante persone coinvolte nell'indagine e sono state effettuate 11 perquisizioni domiciliari.
GLI ARRESTATI
Le 5 persone arrestate sono: Pasquale Gaccione, di 21 anni, di Acri, già detenuto; Camillo Antonio De Maddis (20), anch'egli già detenuto; Antonio Feraco (44), già agli arresti domiciliari; Francesca Molinari (52), domiciliata nella comunità di recupero per tossicodipendenti "Fandango" di Lamezia Terme, e Agostino Ritacco (30). Agli arresti domiciliari sono stati posti Angelo Capalbo (37) e Gaetano Spezzano (24), entrambi di Acri.