Trasportavano migranti su una barca a vela. Arrestati presunti scafisti

Reggio Calabria Cronaca

O.R., 44enne ucraino, R.A., 25enne russo, sono stti arrestati dalla Polizia di Gioia Tauro perché ritenuti i presunti scafisti dello sbarco avvenuto a Gioia Tauro. I due avrebbero trasportato illegalmente 35 migranti a bordo di una barca a vela con l’aggravante di aver fatto entrare in Italia più di cinque persone e di averle sottoposte a pericolo e a trattamento disumano, lasciandoli senza acqua né cibo durante la navigazione.

Gli arresti arrivano dopo giorni di indagine da parte della Polizia, che ha immediatamente intercettato lo scafo a seguito di una telefonata arrivata al 113, da parte di uno sconosciuto che, in lingua inglese, riferiva di trovarsi a bordo di un'imbarcazione vicino la costa di Gioia Tauro. Dopo la richiesta di aiuto, la Polizia ha allertato la Guardia costiera che ha trovato la barca a vela bianca battente bandiera tedesca, denominata "Firefox", con a bordo i migranti e che è stata abbordata e trainata sino alla darsena del Porto di Gioia Tauro.

Nell’area portuale sono intervenute unità della Polizia di Stato di Gioia Tauro, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri, dell'Agenzia Frontex, della Protezione Civile e della Croce Rossa, per avviare le prime operazioni di assistenza, triage sanitario e pre-identificazione dei migranti. Durante le operazioni di sbarco sono stati pre-identificati e, successivamente, foto-segnalati presso il Posto di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica 37 migranti, di cui 26 uomini, 5 donne, e 6 minori.

Sono così stati identificati 7 migranti di etnia curdo-iraniana, 28 migranti di etnia curdo-irachena e 2 uomini europei su cui si è concentrata l'attenzione investigativa per accertare eventuali responsabilità per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le indagini sono state condotte congiuntamente dal personale della Polizia Stato, della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Gioia Tauro.