La Cia plaude all’operazione contro il caporalato
La CIA-Agricoltori Italiani, ritiene che l’operazione portata a termine dal comando provinciale dei carabinieri di Cosenza e dalla magistratura che ha visto l’emanazione di 14 misure cautelari per altrettanti soggetti tra cui titolari di aziende agricole dell’altopiano silano, sia la conferma della necessità di un sistema di controllo efficiente necessario a debellare il fenomeno caporalato.
Se il processo confermasse le pesanti accuse, secondo CIA non dovranno essere fatti sconti a chi si avvale dello sfruttamento della manodopera procurandosi vantaggio sulla stragrande maggioranza di agricoltori onesti, approfittando della debole situazione in cui si viene a trovare chi fugge da guerre e situazioni di degrado socio-economico.
"Al di là della nuova legge sul contrasto al fenomeno del caporalato che abbiamo condiviso seppur nella convinzione che vada fatta una correzione per talune “forzature” presenti - ha dichiarato il Presidente della Cia Nicodemo Podella, - nessuno deve sentirsi autorizzato a praticare forme di sfruttamento del lavoro, in disprezzo della dignità umana e dei diritti sanciti in primis dalla carta costituzionale”.
“Mi appello al senso di responsabilità delle migliaia di agricoltori che, tra mille difficoltà – ribadisce il presidente - ogni giorno rendono questa terra di Calabria unica per qualità e genuinità delle produzioni agroalimentari perché isolino e denuncino alle autorità competenti comportamenti fraudolenti, assunzione illecita di manodopera e ogni altro comportamento che altera le regole del mercato e butta fango sull’intero comparto agricolo calabrese”.
Alle prefetture calabresi, la Cia assicura e continuerà ad assicurare piena collaborazione nell’ambito dei tavoli insediati per favorire la ricerca di proposte utili a contrastare e definitivamente debellare il fenomeno del caporalato, favorendo al contempo l’impiego di manodopera regolare anche nei periodi di grande raccolta in cui è alta la sua richiesta.