Claudio e Giandomenico Crapis a Milano per “Umberto Eco e il Pci”
Tappa milanese per il libro “Umberto Eco e il Pci”, scritto dai lametini Claudio e Giandomenico Crapis, che è stato presentato alla Casa della Cultura di Milano. Nel corso dell'incontro, aperto con il saluto dell'assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno che ha messo in evidenza il contributo qualificato dato dai due autori lametini al dibattito sul pensiero di Eco e i suoi rapporti con le tendenze politiche e culturali dell'Italia degli anni '60, sono intervenuti Mario Andreose, editor storico di Eco, Giovanni Cervetti e Armando Massarenti responsabile del supplemento culturale de “Il Sole 24 Ore”
Nel libro scritto a quattro mani, i fratelli Crapis ripropongono l'articolo pubblicato da Umberto Eco nel 1963 sul settimanale del Pci “Rinascita” dal titolo "Sui problemi della cultura di opposizione", mettendone in evidenza l'attualità e cogliendone alcuni criteri interpretativi per capire il rapporto tra politica, cultura e media anche ai giorni di oggi, nell'era della comunicazione 2.0.
I due autori lametini ricordano come Eco con quel saggio gettasse un sasso nello stagno delle strategie estetiche marxiste: la precoce notorietà del giovane intellettuale, la novità dell'impostazione, la vastità dei riferimenti, l'introduzione di temi inediti, e la capacità di tenere insieme "alto" e "basso", nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi - dalla musica di Celentano all'antropologia di Lévi-Strauss - ne facevano immediatamente una provocazione feconda per la cultura di sinistra.