Processo “Impeto”. Sequestri, usura ed estorsioni: assolti in tre
La Corte d'appello di Catanzaro ha assolto tre imputati del processo "Impeto" per non aver commesso il fatto. Le assoluzioni riguardano Pantaleone Mancuso, alias "l'ingegnere", per il quale la Procura generale di Catanzaro aveva chiesto una condanna a 16 anni di reclusione; Diego Mancuso per il quale erano stati chiesti 14 anni di carcere, e Giovanni Mancuso per il quale di anni ne erano stati chiesti 12.
Le stesse richieste di pena erano state formulate in primo grado dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Camillo Falvo, al Tribunale di Vibo Valentia che aveva però assolto gli imputati. Il verdetto assolutorio era stato appellato dal Pm.
Due sequestri di persona, usura per milioni di vecchie lire, estorsioni, violenza privata, danneggiamenti e spari in luogo pubblico i reati, aggravati dalle modalità mafiose, a vario titolo contestati agli imputati.
Altre cinque assoluzioni decretate in primo grado non erano state invece appellate dalla Dda di Catanzaro divenendo così definitive.