‘Ndrangheta: perizia psichiatrica per figlio boss Mancuso
Sarà sottoposto a perizia psichiatrica Domenico Mancuso, 38 anni, figlio del boss ergastolano della 'ndrangheta Giuseppe Mancuso, imputato dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia nel processo nato dall' operazione antimafia denominata "Impeto". I giudici hanno infatti conferito stamane in aula ai medici Giulio Di Mizio e Michele Di Nunzio l'incarico peritale per stabilire se Domenico Mancuso, appartenente per gli inquirenti all'omonimo clan di Limbadi, in provincia di Vibo, possa continuare a partecipare coscientemente al processo e, soprattutto, se al momento della commissione dei fatti contestati fosse capace di intendere e di volere.
Insieme a Domenico Mancuso, il processo "Impeto" vede quali imputati anche: Giovanni Mancuso, 72 anni, Pantaleone Mancuso, 50 anni, detto "l'Ingegnere", Diego Mancuso, 60 anni, Francesco Mancuso, 56 anni, Salvatore Cuturello, 43 anni, tutti di Limbadi, Salvatore Valenzise, 47 anni, di Nicotera e Vincenzo Addesi, 60 anni, di Soriano Calabro. Spari in luogo pubblico, usura, estorsione e sequestro di persona, i reati - aggravati dalle modalità mafiose - a vario titolo contestati. (AGI)
h 17:34 | Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha convalidato il fermo emesso sabato scorso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di Pantaleone Mancuso, 52 anni, di Nicotera Marina, detto "Scarpuni", personaggio di spicco dell'omonimo clan di Limbadi, in provincia di Vibo. Il giudice al contempo si è però dichiarata funzionalmente incompetente, in quanto i reati contestati a Mancuso sono aggravati dalle modalità mafiose ed ha perciò disposto la trasmissione degli atti al competente gip distrettuale di Catanzaro.
Pantaleone Mancuso, arrestato nell'operazione denominata "Dietro le quinte", è accusato di aver preso parte al tentato omicidio a Vibo Valentia, nei pressi della Questura, del pregiudicato vibonese Francesco Scrugli (11 febbraio 2012) e poi al successivo omicidio dello stesso Scrugli a Vibo Marina il 21 marzo 2012. Altra contestazione mossa a Mancuso si riferisce ai tentati omicidi di Rosario Battaglia e Raffaele Moscato, rimasti feriti in occasione dell'omicidio Scrugli. I fatti di sangue per gli inquirenti si inquadrano nello scontro fra il clan Patania di Stefanaconi ed il gruppo dei "Piscopisani" di cui le vittime avrebbero fatto parte.