‘Ndrangheta: processo “Minosse 2”, 4 condanne e 4 assoluzioni
Quattro condanne, quattro assoluzioni e altrettante dichiarazioni di prescrizione. Si è concluso con queste decisioni il processo scaturito dall'operazione antimafia "Minosse 2". Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia al termine del ha condannato il boss Pantaleone Mancuso, 66 anni, di Limbadi (Vv), ed il figlio Giuseppe Mancuso, di 35 anni, alla pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa per estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Le altre condanne riguardano: Gaetano Comito, 47 anni, di Vibo Valentia, a cui sono stati inflitti 6 anni ed mesi, più 900 euro di multa, e l'ex maresciallo M.G., 53 anni, di Catania, all'epoca dei fatti in servizio al comando provinciale dei carabinieri di Vibo, condannato a 5 anni per corruzione aggravata dall'aver agevolato il clan Mancuso. Assolti Giuseppe Corsaro, 35 anni, Michele Torre, 35 anni, entrambi di Limbadi, ed Agostino Papaianni, 62 anni, di Joppolo, nel Vibonese, "per non aver commesso il fatto". Assolto "perché il fatto non sussiste" il boss Francesco Mancuso, 56 anni, detto "Tabacco", di Limbadi, e per alcuni capi d'imputazione anche Gaetano Comito e M.G.
Prescrizione dei reati, infine, per Salvatore Cuturello, 43 anni, Domenico Mancuso, 33 anni, detto "The Red", Mariano Mancuso, 32 anni, Salvatore Mancuso, 42 anni, tutti di Limbadi. Altre prescrizioni per Francesco Mancuso e Gaetano Comito. È stata disposta la trasmissione degli atti alla Dda per le determinazioni di competenza in ordine alle posizioni degli imprenditori Antonio ed Onofrio Loiacono, titolari del villaggio "Stromboli" di Ricadi, e per l'imprenditore Salvatore Calio' di Vibo Marina, tutti testi ascoltati in aula durante il processo. (AGI)