Operazione “Minosse2”, chiesti 13 rinvii a giudizio

Catanzaro Cronaca

Il pubblico ministero ha chiesto di mandare sotto processo tutte e 13 le persone coinvolte nell'inchiesta "Minosse 2", ritenute vicine al clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), ed accusate di vari reati inerenti droga, armi ed estorsioni. Il giudice dell'udienza preliminare distrettuale, Maria Rosaria Di Girolamo, dopo le prime arringhe difensive ha rinviato al 22 aprile la fine delle discussioni e la decisione. Rischiano il rinvio a giudizio il 62enne Pantaleone Mancuso, meglio noto come "Luni", e ritenuto a capo dell'omonimo clan, si trovava detenuto in regime di 41 bis - in seguito alla condanna rimediata dopo l'inchiesta "Dinasty, affari di famiglia" -, ma è stato da poco scarcerato dopo aver finito di scontare la pena; Gaetano Comito, 44 anni di Vibo Valentia; Giuseppe Corsaro, 32 anni, di Limbadi; Salvatore Cuturello, 40 anni, di Limbadi; del maresciallo dei carabinieri (oggi in pensione) M.G., 50 anni, di Catania; di Mariano Mancuso, 29 anni; Domenico Mancuso, di 30 anni ; Francesco Mancuso, di 52, Giuseppe Mancuso, di 32; Salvatore Mancuso di 38 e Michele Torre, tutti di Limbadi; Agostino Papaianni, 58 anni di Ricadi; e Giuseppe Zerbonia, 35 anni, di Vibo Valentia.