Agricoltura. Gravi ritardi nei pagamenti Psr, Anpa: si “palleggiano” le responsabilità
Dopo l’incontro tra i vertici di Regione e Arcea con le organizzazioni agricole in cui si è discusso del problema dei gravissimi ritardi nel pagamento delle misure del PSR e sul mal funzionamento del sistema informatico, è intervenuta anche l’Anpa, Associazione Nazionale dei produttori agricoli, che ha diffuso una lettera aperta al governatore della Calabria ed al consigliere regionale delegato al settore, Mauro d’Acri, nella quale lamentando di non essree stata invitata al tavolo ha voluto far presente comunque quali sarebbero state le sue proposte al problema.
Quanto al cattivo funzionamento del Sian, l’Anpa sottolinea come “utilizzando le password dei responsabili di sede CAA e sostituendosi ad essi” si sia validato “una parte dei fascicoli dei piccoli produttori e … stampato le domande obbligando i responsabili di sede CAA a rilasciare queste domande”.
“Tutto ciò – sostiene - hanno verbalmente risposto da SIN alle proteste dei CAA, per accelerare i tempi, vista la scadenza del 15 maggio. Ora andrebbe precisato che il sistema informatico preposto alla produzione delle domande anziché essere pronto a gennaio è stato messo a disposizione a marzo e tutt’ora non è completo. Infatti, Il sistema, nel mentre tutti i CAA sono impegnati a validare i fascicoli e fare le domande, viene ancora implementato”.
“L’intervento maldestro quanto prepotente e illegittimo di SIN – prosegue l’associazione - anziché accorciare i tempi li allunga. Infatti, le domande stampate sono collegate a fascicoli non aggiornati e, quindi, sbagliate. È successo perfino che SIN ha validato, a nome del responsabile CAA, un fascicolo di un produttore deceduto. È evidente che il responsabile di sede non può assumersi la responsabilità di rilasciare le domande stampate da SIN. Quindi, non resta altro che, così come senza alcun pudore ha comunicato AGEA, cancellare le domande e rifarle in maniera corretta”.
Tutti i fascicoli aziendali e i piani di coltivazione grafica lavorati da marzo fino al 6 aprile per Anpa sarebbero dunque da annullare e rifare perché “sulla Domanda Unica, sempre per deficienza del sistema informatico del SIAN, non vengono riportate tutte le informazioni del fascicolo”.
LiberiAgricoltori sottolinea poi che avrebbe, inoltre, chiesto alla Regione “quanto costa la gestione del sistema informatico e, posto che i costi sono sicuramente alti, come si può consentire che il sistema a tutt’oggi ancora non ha procedure che sarebbero dovute essere disponibili a gennaio e quelle a disposizione funzionano a singhiozzi. Così continuando – sottolinea - persino la proroga concessa rischia di essere vana”.
Per quanto riguarda il pagamento delle misure biologico e compensativa 2016, Anpa afferma di apprendere dal comunicato della Regione che “Oliverio ha mostrato immediatamente la lettera ricevuta ieri dal direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Gabriele Pagliardini, sollecitato dal Ministro per le politiche agricole Maurizio Martina il quale era stato, nei giorni scorsi, interpellato dal Oliverio allo scopo di sbloccare la situazione. Nella lettera Pagliardini si impegna con il Presidente Oliverio a mettere in atto in tempi rapidi tutte le azioni necessarie al fine di recuperare i ritardi che si sono registrati nell’attuazione della programmazione 2014/2020 dei fondi comunitari in agricoltura…”.
Di fronte a ciò LiberiAgricoltori ricorda un un antico detto calabrese: “tra u medicu e ra mammana s’appizzau u picciuliddu, malgrado – afferma - tanti puericoltori al capezzale dell’ammalato” e si domanda se si vuole dare una risposta sul pagamento dell’indennità compensativa dell’annualità 2015.
Sugli adempimenti di competenza della Regione, poi, per quanto riguarda specificamente la Calabria, Anpa aggiunge che ad oggi i CAA “registrano grosse difficoltà e disfunzioni nel fare le domande PSR (Biologico, Indennità compensativa, Forestazione) in quanto le procedure, messe a disposizione soltanto sabato 7 maggio, ancora funzionano a intermittenza”.
“Non è ancora disponibile – aggiungono dall’associazione - la procedura per le domande delle aziende ricadenti nelle aree PLT (aree dove è riconosciuta la Pratica Locale Tradizionale dei pascoli. Infine, per quanto riguarda la proroga dei termini di scadenza della Domanda Unica e delle domande PSR, mentre è chiaramente indicata la proroga dal 15 maggio al 15 giugno 2017 per la Domanda Unica, non è, invece, chiaro se la proroga riguarda anche le misure del PSR e nulla si dice ancora per quanto riguarda le domande di riconferma dell’adesione al regime dei piccoli agricoltori”.
“Continuiamo, quindi – sbottano in conclusione dall’Anpa - ad assistere ad un continuo ed ormai intollerabile palleggiamento delle responsabilità mentre gli Agricoltori attendono e non sanno dove sbattere la testa per fronteggiare le spese sostenute per mandare avanti le loro aziende. Pertanto – concludono - pretendiamo che una volta per tutte si passi dalle parole ai fatti”.