Piccolo migrante morto a Salerno, Corbelli vuole accoglierlo a Tarsia
Il delegato della Presidenza della Regione Calabria per la tutela e la promozione dei diritti umani, Franco Corbelli, è intervenuto sulla triste storia relativa alla morte di un bambino di tre anni, avvenuta ieri durante l'ennesimo sbarco di migranti al porto commerciale di Salerno.
“La piccola salma giunta ieri nel porto di Salerno era quella di un bambino nigeriano di tre anni. Si è riusciti, per fortuna, almeno in questo, a dargli un'identità grazie ai suoi genitori che sono stati individuati. Così, nella mattinata di oggi, si sono potuti celebrare i funerali a spese del Comune. Il piccolo è stato quindi sepolto nel cimitero della Citta di Salerno nella parte riservata ai migranti”.
Questo è quanto ha riferito, nel corso di una tlefonata, il capo di gabinetto della prefettura di Salerno, Rosa Falasca a Corbelli, che aveva questa mattina contattato l'ufficio della presidenza regionale, la Prefettura di Salerno per offrire la disponibilità ad accogliere la salma del bambino nel cimitero di Tarsia.
“Pur nella tristezza per la morte di quel povero bambino – ha dichiarato Corbelli - esprimo soddisfazione per aver appreso che il bambino sia stato identificato e abbia potuto ritrovare per il suo ultimo saluto i propri genitori. Ringrazio per questo il capo di gabinetto della prefettura di Salerno, Rosa Falasca, il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso che aveva messo subito a disposizione un loculo del Comune per accogliere il bambino e il capo di gabinetto della Regione Calabria, Gaetano Pignanelli, che fin da questa mattina, ha messo a dispozione la sua struttura per una soluzione umanitaria di questa triste vicenda”.
“Un destino crudele che – ha aggiunto - ha strappato alla vita quel povero e sfortunato bambino, ha almeno scongiurato che venisse poi sepolto senza un nome in un posto sperduto che di fatto ne avrebbe cancellato il suo ricordo e ogni riferimento per sempre. Per questo eravamo immediatamente intervenuti per portarlo a Tarsia e accoglierlo in quel cimitero internazionale dei migranti che stiamo per realizzare per tragedie come questa, proprio per dare rispetto e dignità non solo ai migranti che fuggono dai loro Paesi, ma anche per quelli che non ce la fanno a sopravvivere durante questi terribili viaggi”.