Un nuovo carcere a Lamezia Terme, Magno “impegna” la Regione
Riaprire la casa circondariale di Lamezia Terme e costruire un nuovo istituto penitenziario nella città della Piana. A chiederlo è il consigliere regionale Mario Magno in un ordine del giorno presentato a palazzo Campanella e con il quale impegna il Presidente della Regione, Oliverio, e la Giunta a sollecitare il Governo a provvedere proprio alla riapertura della casa circondariale lametina e fare inserire nel Piano Nazionale degli Istituti Penitenziari la realizzazione di un nuovo carcere.
Mario Magno, inoltre, ha investito della problematica, per un’eventuale collaborazione istituzionale, i parlamentari calabresi, trasmettendogli l’ordine del giorno.
“Di fronte all’annoso problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari calabresi, la soppressione del carcere di Lamezia Terme - sottolinea il consiglere - è stata una decisione priva di alcun fondamento logico anche in considerazione del fatto che la criminalità organizzata è particolarmente presente nel territorio della città della piana ostacolandone lo sviluppo sociale ed economico. Oggi la casa circondariale di Lamezia Terme, di proprietà del Ministero della Giustizia, risulta colpevolmente inutilizzata”.
“L’atavico problema del sovraffollamento delle carceri determina, inoltre, la necessità di affrontare l’emergenza puntando alla costruzione di nuove strutture e, quindi, sarebbe opportuno inserire nel Piano Nazionale degli Istituti Penitenziari – prosegue Magno - la realizzazione di una nuova casa circondariale nel Comune di Lamezia Terme sia per la sua posizione baricentrica al servizio della Regione, dotata tra l’altro di importanti servizi infrastrutturali, che per la necessità di tutelare un territorio dove la criminalità organizzata è particolarmente invasiva”.
“Il problema dei detenuti in esubero nelle carceri calabresi è reale. Basti pensare che su dodici istituti penitenziari presenti sul territorio regionale ben sette, oltre il cinquanta per cento, risultano sovraffollati. Inoltre occorre ricordare - aggiunge l’onorevole regionale - che la tendenza del sovraffollamento delle carceri, dopo un rallentamento avvenuto 2014, è risultata in netta ripresa nel periodo compreso tra dicembre 2015 e dicembre 2016. In base a dati aggiornati a dicembre 2016 i detenuti coinvolti nel sovraffollamento, cioè quelli che sono ristretti nelle carceri calabresi, sono 1.637, costituendo il 60,58% del totale dei detenuti presenti che ammontano a 2702 unità”.
“A questo quadro allarmante si aggiunge la cronica carenza del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che va necessariamente incrementato in quanto – osserva Magno - risulta inferiore rispetto alla pianta organica e determina rilevanti problemi nella gestione delle case circondariali”.
“Mi auguro che il presidente Oliverio e la Giunta – conclude - si attivino tempestivamente: la tutela della dignità dei detenuti e i problemi relativi alla sicurezza e al sovraffollamento delle carceri esigono una pronta risposta da parte delle istituzioni. Un incremento nel numero del personale della Polizia Penitenziaria, l’utilizzo dell’attuale casa circondariale di Lamezia Terme e la costruzione di un nuovo istituto penitenziario nella stessa città soddisfano questa esigenza”.