Pittura: aperta fino al 25 maggio la mostra di Cinzia Renda a Palazzo Nicotera
Sarà aperta fino al prossimo 25 maggio a Palazzo Nicotera la mostra di pittura di Cinzia Renda, promossa nell’ambito de “Il Maggio dei Libri”, che raccoglie alcuni dei quadri dell’artista in cui sono sintetizzati i motivi fondamentali del suo percorso autodidatta: i paesaggi aspri calabresi, i richiami alla Sambiase di un tempo, tra i vicoli e i caratteristici “vagli”, i costumi, immagini care alla fede popolare come San Francesco di Paola, la Madonna e Gesù Buon Pastore.
La mostra è stata inaugurata lunedì scorso, con una performance musicale a cura di Sunil Rocca e Chiara Palaia, è un’introduzione ai quadri della Renda da parte del docente Fiore Isabella, che ha legato le opere dell’artista lametina alla poesia di Franco Costabile e all’indimenticabile fratello Gianni Renda. Visita alla mostra anche da parte del Sindaco Paolo Mascaro che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa.
“Costabile descrive, nei suoi versi, la miseria e la condizione di subalternità di questa terra, Cinzia coglie nei vichi, nei cieli e nei mari, mai tranquilli. Due storie vissute, in tempi diversi ma consumate a pochi metri l'una dall'altra, data la vicinanza tra la casa di Costabile e quella della famiglia Renda a Sambiase, che hanno elementi di continuità nel manifestarsi di una soggettività fortemente intrisa di connotazioni emotive”, ha affermato Isabella osservando come “mentre il poeta sambiasino usa i versi per descrivere sentimenti di rabbia e sofferenza per una terra abbandonata, riserva elettorale per l'onorevole che ritorna calabrese dopo anni di menzogne, nei dipinti di Cinzia si colgono sentimenti si familiarità e tenerezza”. E infine il ricordo a Gianni Renda, scomparso prematuramente nel lontano 1983. Citando il teologo Filippo D’Andrea, Isabella ha sottolineato come “ancora oggi Cinzia sente che le braccia del fratello, forti dell'amore di Dio e gravide di sentimenti fraterni, la sorreggono : nulla viene tolto al mistero del dolore che oggi li accomuna, solo che più nettamente oggi il mistero si affaccia sul volto del Cristo dipinto e i riflessi della Resurrezione che Gianni contempla, baciano le icone che Cinzia a braccia tese dipinge”.
La mostra è visitabile fino a giorno 25 maggio negli orari di apertura della Biblioteca