Angela Napoli interroga il ministro sulle elezioni di Rosarno

Reggio Calabria Politica

La parlamentare del Fli, Angela Napoli, ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro dell’Interno per “sapere se non ritenga necessario ed urgente revocare le elezioni indette per il 28 e 29 novembre 2010 a Rosarno; in caso contrario, definire le iniziative utili a garantire gli adeguati controlli affinché venga impedito l’inquinamento del voto da parte degli uomini della locale ‘ndrangheta.” Nella sua interrogazione la Napoli ricorda che “il 15 dicembre 2008, con Decreto del Presidente della Repubblica, è stato sciolto il Consiglio Comunale di Rosarno (Rc) a causa della “sussistenza di forme di ingerenza della criminalità organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi “; nel Decreto di scioglimento veniva puntualmente riferito che “le ingerenze della criminalità organizzata espongono l’Amministrazione comunale a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione comunale di Rosarno”; durante il periodo di Commissariamento straordinario la Città di Rosarno è rimbalzata alle cronache nazionali per le note vicende che hanno investito gli immigrati clandestini presenti su quel territorio, ma anche per la presenza delle potenti cosche della ‘ndrangheta, Bellocco e Pesce, le quali hanno ormai esteso la loro pervasività anche in altre Regioni d’Italia; è dei giorni scorsi l’operazione “All’inside 2” che ha evidenziato la collusione tra la ‘ndrangheta di Rosarno, la politica e pezzi importanti dello Stato”. In particolare, la Napoli fa riferimento al “sito “Malitalia” , nella giornata di ieri 25 novembre 2010, è stato pubblicato l’articolo “A Rosarno: un voto in odor di mafia?” redatto da Angela Corica; nel citato articolo vengono evidenziate le presenze in alcune liste elettorali di candidati facenti parte dell’Amministrazione sciolta per mafia o di loro stetti parenti o di altri collusi o imparentati con uomini delle locali cosche delle ‘ndrangheta”.