Grande successo a Belmonte per la scuola Ergosud
Si è vestita del suo abito più bello Belmonte Calabro, piccolo borgo calabrese, area interna di una Calabria che ha bisogno di strategie innovative e di progetti culturali mirati per un suo effettivo rilancio e sviluppo. Grazie all'attento ed intenso lavoro dei makers di Pensando Meridiano e dei 40 partecipanti alla terza edizione della scuola ErgoSud, è stato inaugurato domenica 21 maggio - dopo tre giorni che hanno coniugato un aspetto formativo ad uno esperienziale - il progetto di rigenerazione ambientale e di narrazione culturale dell’area del castello di Belmonte Calabro.
Spazi strappati all'abbandono ed al degrado restituiti alla fruizione pubblica; spazi risarciti per dargli un significato di comunità; spazi raccontati dalla forza dei paesaggi e dalla voce dei cittadini; spazi narrati con una nuova visione, che combina un progetto di design dei luoghi alla realizzazione di un itinerario di visita che include le aree verdi in prossimità del castello, i terrazzamenti e le grotte, con l'installazione di dispositivi innovativi che ne abilitano la fruizione. Tutto ciò è il frutto dei quattro laboratori attivati dalla scuola ErgoSud – Rural Making, Videostorytelling, Additive manufacturing e l'ecodesign per il paesaggio, Progetti culturali creativi –, progetto culturale e formativo ideato da Consuelo Nava per i giovani al Sud e organizzato dall'associazione Pensando Meridiano, presieduta da Giuseppe Mangano.
La scuola, che dopo le due edizioni del 2013 e del 2015, ha previsto per quest'anno un'esperienza residenziale a Belmonte Calabro è stata un'ulteriore occasione per Pensando Meridiano di puntare sulla formazione dei giovani, provenienti da esperienze universitarie differente tra Calabria e Sicilia, ed applicare la tattica del Rural Making Lab, già utilizzata in altre aree interne della Calabria, spesso marginalizzate ed a rischio spopolamento, su cui l'associazione ha avviato una riflessione orientata all'individuazione di tecnologie abilitanti per favorirne al crescita, “in un patto di convivenza con la comunità e di confidenza con i paesaggi”, come ha sottolineato Consuelo Nava.
Così, a partire dalle 16.00 la comunità di Belmonte ed i relatori invitati al talk pubblico di conclusione della scuola hanno partecipato ad una passeggiata di scoperta del nuovo percorso proposto e realizzato dai giovani makers. Un percorso di attraversamento del territorio dal titolo “Il castello di Belmonte Calabro: una porta sul paesaggio” che, tramite l'individuazione di punti di attrazione di carattere storico, culturale e paesaggistico, presenta i panorami della zona con una mappatura del territorio, l'installazione di totem che integrano tradizione ed innovazione, con l'utilizzo della stampa 3D ad artigianato tradizionale da materiale di recupero, la rigenerazione degli spazi di una grotta dell'area del castello, che a partire da ieri ha ospitato la proiezione di un video frutto del lavoro del laboratorio di Videostorytelling e la mostra fotografica di Nadia Lucisano, un viaggio tra le rovine dei borghi abbandonati in Calabria.
La prima azione dei giovani makers, arrivati Belmonte dopo aver partecipato a Reggio Calabria ai laboratori preparatori “Officine Sostenibili”, è stata la pulizia dell'area de castello, azione questa che ha permesso in primo luogo di scoprirla e di individuare i materiali in loco da riciclare e riutilizzare. La tattica sostenibile ed innovativa del Rural Making Lab, che l'associazione conduce con laboratori territoriali per la coesione sociale in Calabria, inoltre, a permesso di stimolare un confronto con le dieci associazioni e gli enti del co-territorio di Belmonte che hanno risposto all'invito per confrontarsi nell'arco della seconda giornata in un dibattito aperto e partecipare ad un tavolo di lavoro finalizzato ad elaborare proposte per lo sviluppo delle aree interne della Calabria dal quale è emersa la stesura di un'idea progettuale per il co-territorio di Belmonte per la sua rimessa a valore, anche secondo i drivers della Strategia delle aree interne e del Piano di sviluppo rurale regionali.
L'esperienza dell'OpenSchool ErgoSud, organizzata dall'associazione Pensando Meridiano con il patrocinio del Mibact, Segreteriato regionale per la Calabria, del Consiglio regionale della Calabria, del Comune di Belmonte Calabro e con il partneriato scientifico del centro interuniversitario ABITALab, si è conclusa con un incontro pubblico, coordinato da Giuseppe Mangano. Al tavolo il capo di gabinetto del Consiglio regionale della Calabria, Ugo Massimilla, che oltre a portare i saluti del presidente Nicola Irto che ha accolto i giovani a palazzo Campanella prima della inaugurazione della scuola, ha apprezzato il lavoro dei giovani di Pensando Meridiano, “una bellissima realtà – ha dichiarato – che ha dimostrato di lavorare con passione e saper raccogliere le forze migliori della Calabria, i giovani che rappresentano il futuro e possono generare lo sviluppo”.
Ha approfondito il tema delle aree interne e della programmazione regionale, il dirigente responsabile della pianificazione territoriale, Tonino De Marco. “Le vostre proposte progettuali – ha dichiarato rivolgendosi ai giovani di ErgoSud – rappresentano bene i punti su cui la Regione Calabria sta indirizzando i suoi interventi programmatici”. Ha ribadito, invece, l'attenzione sulla necessità di percorrere i luoghi della Calabria per poterla conoscere, Daniele Colistra, docente alla Facoltà di architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Un punto di vista sul territorio, con le sue contraddizioni in campo agricolo, è stato quello fornito dal presidente dell'associazione ABC, Maurizio Agostino. Giovani, Calabria e capacità di investire innovando, invece, sono stati i temi al centro dell'intervento di Angelo Marra, presidente dell'associazione Reboot. “I territori – ha sottolineato Gennaro Cosentino, giornalista Rai e presidente del Centro Rinascimento - possono ripartire sulla cultura e sulla conoscenza, poiché credere in un territorio è un fatto di consapevolezza e tutti noi abbiamo l'obbligo di coltivare la bellezza”. Soddisfatto dell'intervento sul territorio di Belmonte Calabro, il sindaco Francesco Bruno.
Ha concluso l'incontro, con la consegna degli attestati ai makers della terza edizione di ErgoSud, Consuelo Nava, responsabile scientifica ed ideatrice dell'OpenSchool. “ErgoSud – ha concluso - è una scuola che esce fuori dalle aule e che ci porta a riflettere sulla dimensione del tempo, sulla costruzione di un futuro che facciamo ogni giorno. Il regalo più bello che i giovani hanno fatto a territorio di Belmonte è il loro tempo e la capacità di sentirsi responsabili di un bene comune”.