Tra confronti e nuove proposte si conclude la festa del pane di Altomonte

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Si è conclusa l'undicesima edizione della Gran Festa del Pane di Altomonte: ancora una volta questo meraviglioso Borgo Calabrese si è posto al centro del grande dibattito sui grani le farine ed il pane.

Evento nell’evento è stato Il convegno di sabato che ha visto la presenza dei rappresentati della Regione, Mauro d'Acri e Guccione, dell'onorevole Laratta per Ismea, sindaci, a partire da Giuseppe Lateano, padrone di casa, ed amministratori tra i quali il neoeletto Presidente del Gal Vallecrati Ignazio Iacone, oltre ai rappresentati di associazioni che sono attive sul tema dell'agricoltura, della salute, della valorizzazione delle produzioni tipiche, l’Aiab, Slow-Food, l'Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria, la comunità dei grani antichi e mulini storici, i cui promotori, Pino Campise e Piero Renda, stanno lavorando ad una legge regionale del settore, era presente pure il giovane rappresentante della Mulinum che sta portando avanti l’iniziativa del Mulino di San Floro, Stefano Caccavari.

Numerosa e stata pure la rappresentanza delle istituzioni scolastiche a partire dall’Alberghiero di Praia a Mare per finire ai giovanissimi dell’Erodoto e del Tieri di Corigliano Calabro i quali si sono cimentati ad impastare, nella mailla, la farina ed il lievito madre per panificare.

L’incontro clou di sabato, ha avuto anche momenti di confronto serrato sui temi e sul ritardo del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, mentre anche l’argomento mulini a pietra ha dato vita ad uno scambio vivace di battute tra coloro che difendono i veri mulini storici, qualcuno è nato perfino nel 1400 e che sono tra l’altro più di una decina, e l’iniziativa del giovane di San Floro e di numerosissimi mulini a pietra che vanno sempre più diffondendosi. L’incontro ha comunque avuto il pregio di mettere intorno ad un tavolo le diverse anime confrontandosi sul tema centrale dell’appuntamento Altomontese i grani antichi, le farine, il pane, il paesaggio ed il progetto panturismo.

Il tema conduttore di quest’anno è stato “Mens sana in corpore sano”, la buona e sana alimentazione, insieme con la valorizzazione dei grani antichi e dei mulini a pietra e quindi la valorizzazione della filiera identitaria ai fini di uno sviluppo integrato dell'agricoltura sostenibile calabrese, lo scrittore Francesco Bevacqua ha descritto mirabilmente quello che era il paesaggio rurale calabrese agli inizi del 900 e poi nel dopoguerra ettari ed ettari di grano che servivano a sfamare tutta la popolazione che aveva nel pane l’alimento base, paesaggio che pian piano ha visto l’abbandono di questa coltura.

Come sempre alla fine di questa kermesse, ormai arrivata all’undicesima edizione, mette sul tappeto molti argomenti, apre molte finestre ed è spesso l’innesco di nuove iniziative e progetti di rete che coinvolgono il pubblico ed il privato, in una regione che deve trovare al proprio interno le risorse di uno sviluppo sostenibile.