La biblioteca di Lamezia s’illumina contro la pena di morte
Anche il Comune di Lamezia Terme, nel catanzarese, ha aderito alla campagna internazionale "Cities for life" organizzata e promossa dalla comunità di Sant'Egidio: in tutto il mondo, il 30 novembre, oltre 1200 "Città per la vita" illumineranno un monumento-simbolo contro la pena di morte e per dichiarare la loro adesione all'iniziativa "No justice without life".
Lamezia Terme illumina dal 28 al 30 novembre Palazzo Nicotera, sede della biblioteca comunale. Il 30 novembre di ogni anno, infatti, è l'anniversario della prima abolizione da parte di uno Stato della pena capitale. L'Amministrazione comunale in collaborazione con Amnesty International e Pax Christi, ha in programma per martedi' 30 novembre 2010 una giornata di sensibilizzazione sulla pena di morte. Ogni citta' che aderisce all'iniziativa internazionale, mette a disposizione come "logo vivente" un monumento o luogo principale della citta' che verra' illuminato per le giornate del 28-29-30 novembre sottolineando l'impegno della citta' contro la pena di morte. Il luogo simbolo dell'iniziativa mondiale e' il Colosseo. Durante la giornata del 30 novembre nella sede della biblioteca comunale verra' allestita da Amnesty Intenational e Pax Christi una mostra fotografica aperta al pubblico dal titolo La Camera Scura al fine di sensibilizzare la societa' lametina sul tema; verra' anche allestito un punto di raccolta delle firme per la petizione internazionale contro la pena di morte. Durante tutta la giornata sara' inoltre possibile firmare alcune petizioni che riguardano casi di condanna a morte in diverse parti del mondo. Infatti la Giornata Internazionale delle Citta' per la Vita/Citta' contro la Pena di Morte rappresenta la piu' grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma piu' alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale; attualmente hanno aderito oltre 1220 citta' di 81 paesi del mondo. Si tratta di un'importante opportunita' per stabilire un dialogo con le societa' civili, il coinvolgimento degli amministratori in un percorso di abolizione della pena di morte, capace di diventare una pratica costante e una caratteristica identitaria della citta' che aderisce e dei suoi cittadini.