Ic Perri-Pitagora, l’istituto si certifica come struttura cardioprotetta
Si è concluso ieri il progetto ideato e portato avanti, con grande tenacia e determinazione, da alcune mamme dell’Istituto Comprensivo Perri Pitagora, che ha previsto la dotazione dello stesso non solo di defibrillatori automatici ma soprattutto del personale abilitato al loro utilizzo, raggiungendo così l’obiettivo finale del conferimento alla scuola della certificazione di Struttura cardioprotetta.
“E’ un duplice onore per me conferire questa importante attestazione- ha esordisce Anna Maria Grandinetti, responsabile del Centro di Formazione Info Emergency – sia in veste di Istruttrice ma soprattutto in qualità di mamma, è rassicurante pensare che i nostri figli frequenteranno una scuola che ha al suo interno personale preparato a saper fare la differenza in caso di necessità. Bello sapere di poter affidare i nostri bambini a persone che sono in grado di gestire situazioni di estrema difficoltà.”
Il progetto ha fornito la struttura di numero due defibrillatori Automatici Esterni e ha previsto la formazione di ben 12 unità scolastiche che durante la partecipazione al corso hanno acquisito non solo le procedure di base per la rianimazione cardio polmonare e quelle per la disostruzione in adulti bambini e lattanti ma soprattutto hanno ottenuto l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore, così come previsto dalle Linee Guida della Regione Calabria e in ottemperanza al Decreto Balduzzi che prevede l’obbligo della presenza di defibrillatori in tutte le strutture pubbliche.
“Un ringraziamento doveroso e affettuoso – commenta La Dirigente dell’Istituto, Teresa Bevilacqua - ai genitori e alle Imprese La Pietà di Putrino, alla Croce Bianca Rocca, alla Medionalum e alla ADA (Assistenza Domiciliare e Ambulatoriale) che hanno sostenuto il progetto sia per quel che concerne l’acquisto dei defibrillatori che per la formazione del personale. Noi ce la mettiamo tutta sul piano formativo ma avere l’opportunità di garantire una sicurezza in più e saper intervenire in caso di necessità è senz’altro molto importante. La speranza ovviamente è che non ce ne sia mai bisogno.”
“L’auspicio - conclude la Grandinetti - è che questo progetto faccia da volano affinché sempre più strutture ottengano questo prestigioso riconoscimento. Sono anni che lavoriamo in questa direzione, il raggiungimento di questi traguardi non fa altro che continuare a spingerci in tal senso allo scopo di diffondere sempre più la cultura della cardioprotezione.”