Metro leggera, depositata petizione per referendum
Ha depositato la petizione per indire un referendum per la metro leggera, il comitato No metro. Il referendum dovrebbe essere indetto prima che sia completato l’iter burocratico che dovrebbe sancire l’avvio della realizzazione della Metrotranvia Cosenza, Rende, Unical.
A una delegazione, dopo il formale adempimento, è stata data la possibilità di presentare una copia della petizione, sottoscritta da oltre 200 cittadini residenti ai quali va il nostro ringraziamento, al tavolo negoziale aperto tra Regione, Provincia, Comune. “Tale opportunità - scrive il comitato - è stata resa possibile a seguito di un’esplicita richiesta formulata al sindaco Occhiuto durante un breve incontro avuto nell’area comunale prima dell’apertura dei lavori, dove oltre all’intesa sono stati ribaditi alcuni dei momenti chiave della vicenda che hanno portato il Comitato No Metro ad attivare le procedure previste dallo Statuto comunale.
“Riteniamo doveroso dal parte del sindaco Occhiuto ma anche da parte del presidente Oliverio e del presidente Iacucci, l’accettazione della nostra proposta di Consultazione popolare ritenendo impensabile che a decidere se a firmare o no l’Accordo di Programma Quadro su un progetto controverso, che vede tanti cittadini contrari come dimostrato dalle firme apposte sulla petizione, siano gli apparati burocratici dei tre Enti.
“Nel caso in cui non dovesse il sindaco consultare la città, opponendo la firma all’APQ, la cosa sarebbe grave poiché significherebbe negare la democrazia partecipata nonché un’incredibile giravolta rispetto alle posizioni assunte durante la campagna elettorale da parte sua visto che ha sempre sostenuto, e continua a farlo, che l’opera è insostenibile. Il Comitato NoMetro, qualora dovesse il sindaco Occhiuto firmare l’intesa, non si fermerà e continuerà la sua battaglia di opposizione a questo scellerato progetto, attivando una nuova raccolta di firme per indire un referendum abrogativo.
“È fondamentale organizzare un sistema di mobilità moderno, ecosostenibile, sostenibile nei costi operativi, qualitativamente e quantitativamente adeguato alle esigenze dei residenti su cui siamo disponibili a fornire contributi fattivi. Pensiamo però che questo debba avvenire ripartendo da un nuovo progetto che prescinda dalla Metrotranvia che resta un progetto datato è assolutamente inadeguato per una risposta concreta alle esigenze di mobilità”.