Operazione Jonny. Regge l’impianto accusatorio, Sacco resta in carcere
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Leonardo Sacco, l’ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto finito in arresto, nel maggio scorso, nell’ambito dell’operazione Jonny contro la cosca crotonese degli Arena e sulle presunte infiltrazioni della stessa anche nella gestione dei servizi del Cara Sant’Anna.
Sacco, assistito dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Francesco Verri, nell’udienza del 16 giugno scorso, aveva ribadito la sua estraneità ai fatti contestati; i difensori ne avevano chiesto l'annullamento o la revoca della misura cautelare in carcere o la disposizione degli arresti domiciliari.
I sostituti della Dda, Vincenzo Luberto e Domenico Guarascio, avevano invece depositato dei nuovi atti così da ribadire la necessità che fosse confermata la sua detenzione in carcere portando, in pratica, il Tribunale del Riesame, a confermare la validità dell'impianto accusatorio.
Sacco è indagato per associazione mafiosa e per aver distratto fondi per la gestione del Cara, uno dei più grandi centri per richiedenti asilo d’Europa, a favore della cosca Arena.