Popolo di Archi: “la palestra non sarà ristrutturata, ennesimo schiaffo”
Lo definiscono uno “schiaffo”, l’ennesimo, affermano, subito dagli abitanti del quartiere reggino di Archi, a detta dell’Associazione di promozione sociale “Il Popolo di Archi”, periferia bistrattata dall’amministrazione comunale. La Giunta ha approvato i progetti definitivi ed esecutivi di tre opere inserite nel masterplan del Patto per Reggio. Gli interventi riguardano il completamento della palestra di San Giovannello, dell’Arena Lido e la ristrutturazione della palestra Piero Viola, meglio conosciuta come Scatolone.
I lavori avranno un importo così suddiviso: un milione e 875 mila euro per il Teatro “Ciccio Franco” per il completamento delle opere a servizio della struttura teatrale, la sostituzione delle strutture ammalate e danneggiate, il completamento della muratura, la pavimentazione, gli infissi, la controsoffittatura, i sanitari, gli impianti per i servizi, le sedute, gli arredi e la verifica del sistema elettromeccanico di movimentazione del tetto.
Un altro milione e mezzo andrà alla Palestra di San Giovannello, impianto attualmente in fase di realizzazione e che sarà il punto di riferimento dell’area Nord della Città Metropolitana. Qui è previsto il completamento della struttura, la costruzione della muratura esterna e delle tramezzature, gli intonaci, la pavimentazione, gli infissi, i rivestimenti, i sanitari, gli impianti di condizionamento, l’illuminazione interna ed esterna, la posa delle gradinate per gli spettatori e gli attrezzi per il gioco. In cantiere, inoltre, la creazione di una palazzina per i servizi ed i relativi impianti, la creazione di un’area per i servizi tecnologici e la sistemazione dell’area esterna con spazi verdi attrezzati.
100 mila euro, infine, andranno alla ristrutturazione della palestra dello Scatolone per la riqualificazione dell’area di gioco e della copertura.
“Quelli che avete appena letto – afferma “Il Popolo di Archi - sono gli interventi inseriti nel “masterplan” delle opere programmate grazie ai finanziamenti del “Patto per Reggio Calabria”. Nonostante la palestra di Archi sia un luogo nevralgico della socialità e della competizione sportiva, questa amministrazione rimane comunque soddisfatta delle scelte fatte, e anche di quelle non fatte”.
“Nonostante, fino a pochi mesi fa, la palestra di Archi sia stata adibita ad uso e consumo degli immigrati e quindi degli sporchi interessi di questa amministrazione che sostiene un sistema europeo atto a distruggere il nostro territorio, - proseguono dall’Associazione - neanche un sollecito è giunto dal parte del Prefetto che a suo tempo venne ad ascoltare la nostra tesi in merito al nefando modo di fare questa amministrazione comunale”.
“Ancora una volta – aggiungono - i cittadini sono stati messi all’angolo a colpi di tecnocrazia. Gli abitanti di Archi ogni giorno vedono svanire ogni residua speranza di vedere il proprio luogo curato e attrezzato per offrire ai giovani e a tutti i bambini quelle infrastrutture necessarie alla crescita e allo sviluppo dell’individuo, perché ogni luogo di aggregazione, sportiva e non, è un luogo di formazione, è un luogo che sottrae i bambini e tutti i giovani alla manovalanza criminale, all’ozio distruttivo, all’appiattimento neurologico causato dalla tecnologia”.
“Forse – chiosano dal PdA - per il sindaco Falcomatà e per la sua dirigenza la cosa più importante è stata quella di celebrare le olimpiadi dell’accoglienza durante la sedicente giornata del rifugiato invece di dare risposte concrete in merito alla nostra palestra e invece di preoccuparsi delle periferie come la nostra, per la quale non è stato speso ancora un solo denaro per rimetterla in funzione e, a quanto pare, questa amministrazione persiste nel latitare qualsiasi intervento in favore. A questo punto – concludono dall’associazione - ci chiediamo se un cambio di amministrazione possa essere il passo salvifico per il territorio e se un rappresentante da NOI sostenuto possa cogliere e interpretare le istanze della comunità di Archi”.